La neve abbonda ma sulla Mendola seggiovia già chiusa 

La delusione di sciatori e operatori turistici: fino a Pasqua nei weekend aperti solo campo scuola e Funny Park 


di Giacomo Eccher


MENDOLA. «Quest’anno la neve c’è ma gli impianti sono chiusi, e poi dicono che c’è la crisi». Questo uno dei tanti commenti sui social, ma anche tra i mancati sciatori che domenica scorsa, giornata, peraltro non bellissima da trascorrere all’aperto, hanno raggiunto la Mendola. «Il bello è che fino al 2 aprile, Pasquetta, condizioni meteorologiche permettendo, è prevista l’apertura dei parchi sulla neve in Predaia e Campi Golf (tapis roulant, pista slittini e campo scuola), ma non gli impianti. Mi chiedo con quale logica», afferma l’albergatore Claudio Battisti di Ronzone, che ha raccolto la delusione di alcuni dei suoi clienti per una situazione che a suo dire ha dell’assurdo. «Ma c’è di più: visto che la società impiantistica è dei Comuni, sarebbe interessante sapere che cosa ne pensano i nostri primi cittadini. Nei convegni tutti si riempiono la bocca di turismo e di vocazionalità ricettiva da implementare, ma quando c’è da decidere qualcosa di concreto che vada in questa direzione non ci sono più, troppo occupati a litigare sul nome delle mascherate fusioni che stanno lacerando l’Alta valle».

A far arrabbiare gli operatori - sottolinea Battisti - è l’assoluta mancanza di “duttilità” che la Società Altipiani Val di Non Spa sta dimostrando ancora una volta e che ne sottolinea il distacco dalla realtà del territorio di cui dovrebbe essere al servizio: «In novembre, a inizio stagione invernale, era stato diramato il programma di aperture: per la Mendola prevedeva che la seggiovia funzionasse solo nei primi due fine settimana di marzo. Ma visto che la neve c’è ancora in abbondanza e che comunque la stazione è aperta fino a Pasqua nei fine settimana per il campo scuola e il Funny Park, perché non farlo anche con la seggiovia? Così facendo mandano in cavalleria ciò che in altre valli del Trentino viene considerata un’opportunità di allungare la stagione turistica fino alle vacanze di Pasqua che quest’anno cade in anticipo. Potevano almeno pensarci e prima di decidere la chiusura informarsi», rincara Battisti.

Sulla questione abbiamo sentito Dario Seppi di Ruffré, uno dei maestri di sci “storici” che opera tra la Mendola e il Monte Nock, stazione quest’ultima che è chiusa ormai da tre settimane: «Non entro nel merito della gestione degli impianti e delle variabili che ci giocano. Ciò che posso dire è che purtroppo l’acqua caduta in questi ultimi giorni sulle piste non ha aiutato la tenuta della neve, e quindi non mi pronuncio su che cosa sarebbe stato meglio o utile decidere», si limita a dire Seppi. Certo, se la temperatura scendesse di qualche grado qualche giornata ancora buona per sciare ci potrebbe essere ancora.

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