L’ambasciatore messicano in visita alla patria di Kino 

L’ospite illustre. Ieri a Segno Carlos Garcia de Alba è arrivato accompagnato da Ilaria Vescovi Accolto da Giuliana Cova, al suo esordio in veste di sindaco, ha visitato il museo del missionario 


Giacomo Eccher


Predaia. Esordio ‘internazionale’ ieri della nuova sindaca di Predaia, Giuliana Cova che nella prima uscita pubblica ha accolto a Segno, la patria di Kino, l’ambasciatore messicano a Roma Carlos Garcia de Alba. Il diplomatico, nella sua visita di due giorni in Trentino, ha voluto infatti conoscere la località dove, il 10 agosto 1645, era nato il popolare missionario, ma anche geografo, agronomo ed esploratore, padre Eusebio Francesco Chini. Una visita che l’ambasciatore ha voluto approfondire per andare alla fonte di una figura dove ci sono le radici di un personaggio così tanto popolare nel suo Paese – ha spiegato al termine del percorso museale accompagnato dal presidente della locale Associazione chiniana, Alberto Chini.

L’ambasciatore a Segno era arrivato accompagnato da Ilaria Vescovi, amministratore delegato di Tecnoclima, azienda trentina che da oltre vent’anni esporta impianti e tecnologia in Messico e che, come ha lasciato intendere il dottor de Alba – sarà a breve la titolare del consolato onorario che l’ambasciata messicana a Roma vuole aprire a Trento per rinsaldare, anche formalmente, un intenso rapporto di interscambio che vanta tante eccellenze e che ha ulteriori margini di crescita.

«Onorata ed orgogliosa di ospitarla in Predaia, per rinsaldare un legame che qui, grazie a padre Kino, si è via via consolidato nella popolazione e che voglio ulteriormente rinforzare in termini di opportunità con il gemellaggio con la città di Magdalena de Kino, in Sonora, dove il nostro missionario è morto il 15 marzo 1711 e dove è sepolto» - ha detto la sindaca omaggiando l’ospite con alcune pubblicazioni.

L’ambasciatore è arrivato puntuale alle 9.30 precise nella piazza intitolata a Kino da cui parte la via Arizona. «E Sonora dov’é?» ha subito chiesto l’ospite? «È la via che ha percorso per arrivare qui» - gli ha prontamente risposto Alberto Chini davanti al maestoso monumento equestre, il più grande esistente nella regione Trentino -Alto Adige. Il gruppo bronzeo, inaugurato nel 1991 è opera dell’artista messicano Julian Martinez ed è stato donato a Segno dall’Hystorical society di Tucson. Interessante e curiosa – come ha più volte affermato l’ambasciatore – la visita del museo le cui sale interne sono ricoperte dal murales di Nereo de la Pena, artista messicano nativo di Caborca (Stato di Sonora), che raffigurano la vita del missionario Kino in Sonora e Arizona.

Ad accogliere l'ambasciatore anche gli scultori Livio e Giorgio Conta, che hanno realizzato il maestoso gruppo di bronzo alto cinque metri dedicato a padre Kino posizionato all'ingresso dell'abitato di Segno lungo la trafficatissima statale della valle di Non. «Una sorpresa anche per me che sono trentina» – ha ammesso Ilaria Vescovi, che è rimasta ammirata, al termine della visita, del piccolo scrigno di memoria transoceanica racchiusa nel museo chiniano, che meriterebbe di essere ancora di più valorizzato e conosciuto.

All’incontro con l’ambasciatore erano presenti anche Nello Fava, presidente del Museo Civico di Rovereto (ente anche questo legato con il Messico dalla figura ottocentesca del botanico roveretano Cassiano Conzatti), Armando Maistri della Trentini nel Mondo ed il presidente della Fondazione Cassa Rurale valle di Non, Dino Magnani.















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