cles - serata con don fortunato turrini 

I soldati “dimenticati” ora hanno un nome

CLES. Domani alle 20.30, all’Expo Val di Non in piazza Granda, nella sala “All’ombra del Melo”, serata sulla Grande Guerra con intervento dello storico don Fortunato Turrini, del vicepresidente del...



CLES. Domani alle 20.30, all’Expo Val di Non in piazza Granda, nella sala “All’ombra del Melo”, serata sulla Grande Guerra con intervento dello storico don Fortunato Turrini, del vicepresidente del consiglio regionale Lorenzo Ossanna e di Vincenzo Alotti, presidente Fidca sezione Trentino Alto Adige.

Tema dell’incontro è “I dimenticati della Grande Guerra” con consegna di attestati della vicepresidenza del Consiglio regionale ai familiari e discendenti dei soldati senza nome ritratti in uno scatto fotografico datato 1919. Fotografia che il mensile il Melo ha pubblicato nel numero dello scorso maggio con l’invito a familiari e/o discendenti che avessero riconosciuto uno dei soldati a segnalarne il nome alla redazione.

La foto in questione è stata scattata quasi certamente nel porto di Tientsin, sulla costa cinese dell’oceano Pacifico, e ritrae un gruppo di soldati poco prima di essere imbarcati su un piroscafo che attraverso l’oceano Indiano e Suez li avrebbe riportati in Italia.

Si tratta di soldati trentini (molti dei quali nonesi) dell’esercito austroungarico che durante la prima guerra mondiale furono fatti prigionieri dai russi e che dopo lo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre erano stati arruolati nelle Brigate Bianche per combattere contro i bolscevichi.

Una sorte di cui si era già occupato il Melo nel maggio 2017 con un lungo articolo di don Fortunato Turrini dal titolo “I Battaglioni Neri”.

Il testo, oltre ad inquadrare la vicenda nel contesto storico, ha elencato uno per uno, e paese per paese 99 nomi di soldati di età tra i 21 e i 43 anni originari delle valli di Non e di Sole che dopo la rivoluzione russa del 1917 ed il ritiro dei russi dal fronte contro l’impero asburgico erano stati arruolati tra le milizie che compattavano le armate comuniste.

Dopo la relazione introduttiva dello storico don Fortunato Turrini è previsto un intermezzo musicale a cura de “Gli armonici solandri” e a seguire la consegna da parte del vicepresidente Ossanna della targa della Regione ai discendenti dei soldati ‘senza nome’ riconosciuti nella foto pubblicata dal Melo.

La serata è ad ingresso libero, tutti sono invitati.















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