Ferie in Predaia rovinate dai bulli 

Turista scrive a Forno: «Scorrazzavano ubriachi con trattori e fuoristrada sulle proprietà altrui»



PREDAIA. Predaia paradiso vero o perduto? Il dubbio lo pone la turista Lia de Barba al termine della settimana di Ferragosto che ha trascorso sull’altipiano. Una reazione, la sua, non a caldo ma espressa dopo qualche giorno di riflessione e affidata a una lettera aperta indirizzata al sindaco di Predaia, Paolo Forno, ad alle forze dell’ordine.

Nella lettera la signora de Barba esprime “tristezza e rabbia su quanto ho visto sull’Altopiano della Predaia. Nei siti di promozione turistica si decanta la bellezza e la tranquillità della zona: niente di più lontano da quanto ho vissuto durante la settimana di Ferragosto!” Questo l’esordio della missiva spedita dalla villeggiante, che non lesina particolari. “Degrado e perdita della dignità (se mai l’hanno avuta) di una masnada di ragazzi maleducati, devastazione di quella che era una bella e tranquilla prateria che è stata tenuta in ostaggio da questa banda di ignoranti. Non si può scorrazzare con trattori, motorini, fuoristrada e quant’altro sulle proprietà altrui rovinando il manto erboso; non si può divellere i picchetti di confine e i segnali di proprietà e lasciare il terreno cosparso di pezzi di materasso che trainavano con un trattore. Ammetto che il giochino poteva sembrare divertente, ma sicuramente era contro la legge del Codice stradale e di sicuro anche contro il buon senso, avendo tutti o quasi il tasso alcolemico alquanto fuori norma: dico questo perché ho visto con i miei occhi quante casse di birra questi bravi ragazzi si sono scolati! Parlando con altre persone che hanno visto quanto sopra, sono sicura che anche lei Signor Sindaco ha avuto modo di constatare quanto è accaduto! I ragazzi coinvolti in questo ‘campionato di intelligenza’ sono tutti noti nelle frazioni del Comune di Predaia e, visto che questo appuntamento della Fiera della Maleducazione ha una cadenza annuale, sono a chiedere di prendere qualche provvedimento per salvaguardare i prati della Predaia e le proprietà sulle quali onesti cittadini pagano le tasse ed hanno il diritto di godere in santa pace le proprie vacanze! L’unica cosa che posso dire a favore di questi bulli è che, quando si sono ripresi dalla sbornia collettiva, si sono sforzati di ripulire i prati (anche se sono convinta che pezzetti più piccoli di quel povero materasso li vedremo per lungo tempo trasportati qua e là dal vento…). Le ferite ed i solchi stradali fatti con il loro continuo andirivieni sul manto erboso comunque rimangono. Ho deciso di mandare questo mio sfogo anche alle Forze dell’ordine perché questi ragazzi, come detto sopra, hanno infranto più leggi dell’ordine pubblico ed hanno messo in pericolo sia le loro vite che quelle di altre persone soprattutto quando scendevano con i loro mezzi dal Rifugio ai Todes’ci a velocità elevata”.

Lo sfogo si chiude con una richiesta precisa al sindaco Forno, ossia “chiudere la strada ai mezzi a motore, un po’ come succede in inverno, per salvaguardare questa bellezza che abbiamo in comune, della quale non sembrano esserne consapevoli i personaggi in questione.” (g.e.)















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