Ecco altri 5,3 km di ciclabile tra Fondo e la Mendola 

Ieri l’inaugurazione. Vasta mobilitazione di autorità per questo nuovo tratto di pista costato 350 mila euro, parte di una rete che produce 110 milioni di euro all’anno oltre che tanta salute  


Giacomo Eccher


Mendola. Inaugurato ieri, nei pressi dell’Hotel Waldheim al bivio di Ruffré, il tratto di ciclabile di 5,3 km da qui al passo Mendola, il secondo stralcio del collegamento che, tra un anno e mezzo o due, consentirà ai ciclisti di raggiungere dalla stazione della funicolare della Mendola la borgata di Fondo e quindi immettersi nell’esistente anello di 32 km inaugurato nel 2012. A tagliare il nastro sono stati il presidente della Provincia Maurizio Fugatti con alcuni sindaci ed i presidenti di Apt e della Comunità di valle che, con il consigliere provinciale Lorenzo Ossanna e alcuni ciclisti, hanno collaudato la tratta scendendo in bici dal capolinea a monte.

L’opera è costata 350.00 euro e se n’è curata l’Ati formata dalla Grimaldi srl di Campodenno e la Edilpavimentazioni di Lavis, imprese del territorio che si sono avvalse di alcuni subappalti ad altre imprese locali. «Con questa tratta i chilometri ciclabili in Trentino arrivano a 415, una rete che produce ricchezza in termini diretti (110 milioni annui la stima) e indiretti per la salute della popolazione, dell’ambiente e sull’indotto economico del territorio» - ha detto l’ingegner Sergio Deromedis dell’Ufficio ciclabili provinciale che ha progettato l’intervento e diretto i lavori.

L’asse Val d’Adige-Val di Non

Una rete, quella trentina, «matura ma non completa» – ha osservato il tecnico con riferimento in particolare alle tratte mancanti di collegamento con l’asse della valle dell’Adige con la Valle di Non che da tempo si aspetta il tratto Mostizzolo (capolinea della ciclabile della valle di Sole) Cles e Cles - Dermulo dove finisce la tratta Rocchetta - Sabino -Taio.

I lavori inaugurati ieri sono il frutto di un impegno diretto delle amministrazioni dell’Alta Anaunia che hanno destinato alla tratta ciclabile Fondo - Mendola il surplus di 1,68 milioni dopo il ridimensionamento del centro acquatico di Ronzone, l’opera più importante del Patto territoriale dell’Alta valle di Non. Soldi dunque dei comuni, ha concluso Dermedis passando la parola ai vari ospiti ad iniziare da Lorenzo Paoli, presidente dell’Apt, e Massimo Zadra, presidente degli artigiani nonesi oltre che imprenditore nel settore del noleggio di e-bike. È toccato quindi ai sindaci Stefano Endrizzi (Ronzone), Luca Fattor (Romeno) e Donato Seppi (Ruffré Mendola). Seppi, in questo caso anche “padrone di casa” (almeno per gran parte della tratta inaugurata) si è detto felice di questa inaugurazione ma ha anche sollecitato analogo impegno nella manutenzione che – ha detto – non può solamente affidarsi alle cooperative, che non lo convincono molto. Gli ha ribattuto Deromedis confermando l’ottimo standard di cura della rete delle ciclabili trentine. «In vent’anni nessun incidente grave con oltre 2 milioni di ciclisti in transito».

La promessa di Fugatti

Dominici (Cdv) ha ricordato il piano strategico che ha puntato sulla mobilità ciclopedonale come volano di sviluppo sostenibile per la valle. «Una bellissima sensazione percorrere questa tratta, le ciclabili sono un valore per il territorio, per la salute, per il turismo e l’economia» – la conclusione del presidente Fugatti, che sosterrà i comuni nel complemento fino a Fondo. Quando sarà completata la tratta avrà una lunghezza di 15 km (compresi i 5,3 km inaugurati ieri) e collegherà l’abitato di Fondo con Malosco, Ronzone, Ruffré e Mendola. Sarà costituita da tratti promiscui urbani lunghi 5,4 km, da tratti promiscui extraurbani per 0,9 km e da tratti di piste ciclopedonali larghe 2,7 etri m per un’estensione di circa 9,5 km.













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