Dalla Provincia a Melinda 9 milioni per le nuove mele 

Il finanziamento. È destinato ai coltivatori che decidono di investire sulle varietà del futuro,  più resistenti e quindi meno bisognose di trattamenti e più adatte alla coltivazione biologica 


GIACOMO ECCHER


Cles. Nove milioni in tre anni dalla Provincia a Melinda per “aiutare” lo sviluppo di nuove varietà di mele seguendo il gusto del pubblico. Il Consorzio delle mele nonese, che è uno dei principali produttori in Italia, ha analizzato i trend mondiali del mercato individuando quali siano le varietà su cui investire per il prossimo futuro. Già lo scorso agosto l’assessore Giulia Zanotelli, in occasione del 30° anniversario di Melinda, aveva annunciato la posizione favorevole al progetto di rinnovo varietale, ribadendo quanto tale progetto sia «una partita fondamentale per le strategie del futuro che potranno dare ancora più slancio al mercato della frutticoltura del nostro territorio trentino oltre che essere una chiave per lo sviluppo sempre maggiore in termini di sostenibilità».

Gli obiettivi

Di qui il finanziamento che è finalizzato a favorire una filiera ancora più sostenibile, non solo per quanto riguarda gli effetti positivi sull’ambiente, ma anche sui livelli occupazionali. Esso infatti punta a sostenere l’impianto di varietà più rustiche-resistenti (che richiedono meno interventi di difesa e particolarmente adatte al metodo di coltivazione bio), e varietà di qualità altissima, in grado di soddisfare le richieste dei consumatori disposti a pagare bene un prodotto eccellente.

Obiettivo, quindi, è dare supporto a un comparto che deve operare sempre più in sinergia con altri settori e con la popolazione sul territorio, e che cercherà di rimanere sul mercato mantenendo elevata l'offerta di lavoro.

Il contributo, che abbatterà il costo di impianto delle singole piantine, riguarda la mela Fuji, più le nuove club Kizuri-Morgana®, Gradisca, Fengapi-Tessa®, Isaaq®, Galant®, Kissabel®, UEB6581 (un codice che presto diventerà anche un nome) e SweeTango®. Proprio quest’ultima, arrivata in Europa nel 2013, inizialmente in Svizzera e poi in altri Paesi europei tra cui l’Italia, è l’esempio lampante di un prodotto nuovo che ha sedotto in poco tempo il mercato. Basti pensare che negli Stati Uniti, Paese da sempre leader nell’indicare la strada delle tendenze di consumo, SweeTango è presente dal 2009 e oggi è una delle mele più richieste grazie alle sue straordinarie caratteristiche di croccantezza, freschezza e appagamento visivo - il suo bel colore rosso invoglia infatti al morso.

Il direttore

«È importante che tutto il sistema lavori in un’unica direzione per garantire un futuro all’insegna di un mix varietale più ampio, che incontri il gusto e la voglia di sperimentare dei consumatori moderni e che al contempo migliori le prospettive di stabilità del settore, quindi anche i redditi delle famiglie dei nostri coltivatori - ha dichiarato Paolo Gerevini, direttore generale del Consorzio. Consorzio che punterà sempre sulle varietà classiche, come la Golden o la Renetta, cercando di elevarne sempre più la qualità, ma affiancandole a varietà nuove per ampliare l’offerta, raggiungere nuovi mercati e di conseguenza migliorare le performance di reddito.

Si può partire subito

I produttori che vorranno quindi condividere questa visione possono farlo fin da subito, il Consorzio, da parte sua, ha intanto già pianificato importanti interventi di comunicazione su queste nuove varietà, così da favorirne un’ottimale introduzione sul mercato e nelle abitudini alimentari dei consumatori.















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