Coredo, solo allieve al corso di pet therapy 

Tra loro un’insegnante di scuola materna, una barista per caso, un’infermiera ed una psicologa



COREDO. Con la lezione del veterinario Giuseppe Pallante è partito a Casa Sebastiano il primo corso di pet therapy organizzato dall’associazione Vita da Cani (l’unica scuola in Trentino Alto Adige abilitata in questa disciplina) che fa capo al referente Alain Satti.

Gli iscritti (in realtà iscritte perché sono solo donne) sono sette e provengono dalla valle di Non (4), due dalla zona di Trento e una da Bolzano con titoli di partenza che sono i più vari. C’è infatti un un’insegnante di scuola materna, una diplomata che adesso fa la barista per caso e ha altre ambizioni; una maestra elementare convertita all’estetica, un’infermiera laureata, una psicologa con laurea magistrale ed una dottoressa in neuropsicomoticità. Ad accomunarle la passione per il cane, anche se in paio di loro non ce l’hanno ancora.

Il corso è stato aperto con il saluto di Diego Valentini, presidente del Csen (Centro sportivo educativo nazionale) Trentino Alto Adige, ente a cui aderisce l’associazione Vita da cani per le referenze nazionali. «Il Csen persegue uno scopo promozionale e di propaganda sportiva di alto valore sociale. La pet therapy è un’opportunità di lavoro, certo, ma anche di cultura del benessere attraverso una pratica che ha enormi potenzialità. Per questo siamo particolarmente soddisfatti dell’accordo con Casa Sebastiano per ospitare il corso, che mi auguro abbia successo anche in futuro» - ha detto Valentini intervenuto alla prima lezione. Le presentazioni le ha fatte Satti, istruttore cinofilo con vent’anni d’esperienza e fondatore dell’associazione Vita da cani avviata inizialmente e Stenico, nelle Giudicarie. Satti è uno dei pochissimi con abilitazione ministeriale per l’educazione pet therapy. «Casa Sebastiano, che ci ospita, è una struttura unica a livello nazionale e tra le più avanzate in Europa. Per noi è un onore essere qui ed anche una sfida per migliorarci sempre di più».

Il corso - che si concluderà con il rilascio di un diploma riconosciuto dall’Azienda sanitaria di Trento per le specializzazioni paramediche e quindi spendibile in tutta Italia – si configura come un vero e proprio “master” con lezioni teoriche e pratiche con il cane, che rappresenta il partner di base. Per questo la prima lezione è stata affidata al dottor Pallante, un professionista con vasta esperienza nel settore ed un lungo palmares di titoli accademici, dalla la laurea in medicina veterinaria alla laurea magistrale in filosofia dei linguaggi, specializzazione in diritto e legislazione veterinaria. Pallante è anche responsabile del Centro studi interdisciplinari di zooantropologia di Trento e docente all’Università di Genova. «Un’autorità nel suo campo come tutti gli insegnanti che si susseguiranno nelle lezioni teoriche e nelle applicazioni pratiche» - sottolinea Satti.

Pet therapy significa letteralmente “terapia dell’animale da affezione”ed è nata da un evento casuale negli anni ‘60 osservando l’incontro, nello studio di un psichiatra americano, di un bambino autistico con un cane. Il piccolo non mostrò paura, ma anzi lo accarezzò dolcemente. Alla fine di quell’incontro il bambino manifestò uno dei pochi desideri espressi fino a quel momento nella sua vita: tornare nello studio dello psichiatra per poter giocare di nuovo con il cane. (g.e.)















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