Barriere, Cavareno non delude 

Nuova mappatura di Gsh dopo quella del 2012: viabilità e pavimentazione ok, solo pochi punti critici


di Carlo Antonio Franch


CAVARENO. Dopo la mappatura che il Gsh aveva effettuato nel 2012 delle barriere architettoniche di Cavareno, l’amministrazione comunale si è adoperata per facilitare la viabilità e rimuovere gli ostacoli e sollecitando una nuova revisione delle modifiche apportate. Anche gli alunni delle quinta elementare hanno partecipato e, assieme al sindaco Gilberto Zani, il vice Luca Zini e l’assessora Raffaella Battocletti, hanno provato a essere disabili per un’ora e a dover spostarsi con una carrozzina. Hanno toccato con mano che muoversi in quelle condizioni: anche un piccolo ostacolo come uno zerbino, un porta aperta, un piccolo gradino, un’auto parcheggiata male possono rappresentare una barriera insuperabile e creare enormi difficoltà a un disabile. In via Roma per esempio manca il marciapiede su entrambi i lati, perché il Comune non ha trovato un accordo con i privati. Il sindaco ha raccomandato un comportamento virtuoso ai censiti: «L’amministrazione comunale può fare tantissimo, ma molto lo devono fare i privati, non occupando i parcheggi riservati ai disabili, non parcheggiando in modo scorretto occludendo i passaggi». L’assessora ha aggiunto: «I bambini che hanno vissuto quest’esperienza hanno maturato una sensibilità e quando saranno amministratori, geometri, ingegneri o architetti, avranno a cuore queste problematiche, inerenti alle scuole, ai locali pubblici, alle strade e alle piazze».

Gli operatori del Gsh hanno coinvolto i ragazzi della quinta elementare, anche tenendo loro quattro lezioni e spiegando che cos’è la disabilità. In classe erano presenti anche quattro disabili che hanno raccontato la loro esperienza e gli ostacoli che incontrano nella vita quotidiana. Entusiasta per questa iniziativa la maestra Sandra Bertagnolli: «È stata una bella idea del Gsh entrare nella scuola. Le operatrici Elisa e Ilaria hanno spiegato le problematiche dell’handicap, attraverso filmati e coinvolto i bambini per far capire meglio il disagio causato dalle barriere architettoniche, portandoli attraverso le vie del paese e lungo i corridoi della scuola sulla sedia a rotelle. Hanno capito il problema insormontabile che crea anche un piccolo scalino, una porta che si apre con difficoltà, anche per chi ha una disabilità temporanea». I risultati raccolti durante la mappatura del paese sono stati presentati alla popolazione durante una serata che si è svolta nella sala della Cassa Rurale, alla presenza di Gianfranco Corradini, che ha raggiunto vette importanti nonostante sia privo di una gamba. Il Comune di Cavareno per quanto riguarda la viabilità è stato promosso, la pavimentazione è buona, quasi tutta priva di barriere, ma presenta ancora qualche punto critico che può essere migliorato.

Il presidente della Cooperativa Gsh, Michele Covi, spiega la valenza sia educativa che sociale di questo progetto: «Avevamo già mappato Cavareno e rilevato una situazione dove c’erano margini di cambiamento, siamo ritornati e abbiamo trovato una situazione migliorata. Anche Cles lo abbiamo scandagliato tre volte. Questo è uno strumento utile per le amministrazioni perché stimola una sensibilità su questa problematica anche nei ragazzi e li aiuta nel percorso formativo. Il rispetto alla normativa c’è da parte dei costruttori di opere pubbliche, ma manca di un’attenzione di base, perché abbiamo riscontrato a Cles nella piazza nuova delle rampe di accesso troppo ripide e quindi inaccessibili, che poi sono state rifatte. Il prossimo paese che sarà mappato è Ossana in Val di Sole». L’operatrice del Gsh che ha seguito il progetto, Elisa Depero, è soddisfatta per la grande collaborazione del Comune e della scuola: «Abbiamo trovato una situazione positiva, sono stati fatti molti interventi recenti che rendono comodi gli spostamenti anche per i disabili. Abbiamo trovato dei punti critici nella parte alta del paese che entro breve tempo saranno sistemati. Siamo riusciti ad avvicinare anche i bambini alla diversità».

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