Altro referendum per dare un nome al nuovo Comune

Alta val di non. Via libera all’unanimità dalla Commissione permanente del Consiglio regionale all’indizione di un referendum consultivo sulla denominazione del nuovo Comune risultante dalla fusione...



Alta val di non. Via libera all’unanimità dalla Commissione permanente del Consiglio regionale all’indizione di un referendum consultivo sulla denominazione del nuovo Comune risultante dalla fusione di Castelfondo, Fondo e Malosco. Alla popolazione interessata sarà sottoposta la denominazione che sarà proposta dai rispettivi consigli comunali entro il termine di 30 giorni dalla richiesta della giunta regionale. Ove fossero proposte più denominazioni, queste saranno sottoposte insieme a referendum. L'iniziativa, fortemente voluta dall'assessore regionale Claudio Cia, ha l'obiettivo di portare a conclusione il processo di fusione dei tre Comuni i cui cittadini, nel referendum che si era tenuto nel dicembre 2016, a grande maggioranza (Fondo 96.04%; Malosco 85.64%; Castelfondo 59.48%) avevano optato per la nascita di un unico comune.

La situazione poi era finita in stallo in seguito alle vicende giudiziarie legate alla denominazione “Alta Val di Non” impugnata davanti al Tar e quindi davanti al giudice ordinario dai Comuni di Romeno, Cavareno e Ronzone che attualmente formano l’Unione Alta Anaunia, denominazione anche questa che, come quella in stand-by di ‘Alta valle di Non’, storicamente identifica tutta la zona della valle di Non da Malgolo (o addirittura ad Sanzeno) a Ruffré Mendola. Il Tar due anni fa (era il 19 maggio 2017) si era dichiarato incompetente a decidere su una querelle che aveva evidentemente poco di giuridico, passando la palla alla politica e quindi alla Regione che adesso, dopo quasi due anni in stand by, ha preso finalmente una decisione per sboccare la situazione con un nuovo referendum seppure limitato alla sola denominazione.

L’Alta Valle di Non si avvia quindi ad un’ennesima consultazione referendaria, serie iniziata nel dicembre 2014 con la quella tra Cavareno, Romeno, Sarnonico, Ronzone e Malosco che, dopo la fondazione dell’Unione Altanaunia puntavano a far nascere un comune unico con la stessa denominazione. Nelle urne il sì era stato nettissimo a Cavareno e Ronzone , un po' meno a Sarnonico e Romeno ma era bastato il voto contrario per tre soli voti a Malosco, per far saltare il progetto. Il 22 maggio 2016 si è svolto un secondo referendum per la costituzione del Comune “Alta Val di Non” con Fondo, Castelfondo e Ruffré Mendola, tentativo poi naufragato per il voto contrario di tre voti tra il si e il no nel paese dei masi Il terzo tentativo (dicembre 2019) ancora a tre con Malosco al posto di Ruffré accanto a Fondo e Castelfondo il cui esito positivo è stato stoppato dal ricorso contro al denominazione “Alta valle di Non” proposto da Romeno, Cavareno e Ronzone. Comuni che invece non aveva obiettato nulla contro il referendum del maggio 2016 che aveva la stessa denominazione. G.E.















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