DIMARO 

Addio a Valenti con tanti “grazie” 

Affollata ieri la chiesa di S. Lorenzo per il funerale del centenario


di Eva Polli


DIMARO. Ieri pomeriggio, per le esequie di Antonio Silvestro Valenti officiate da don Stefano Maffei, la chiesa di San Lorenzo a Dimaro era quasi piena, segno che quel personaggio speciale che passeggiava lungo la strada fra Carciato e Dimaro e Monclassico e che ogni anno festeggiava il suo record di longevità, se lo ricordavano con affetto ancora in tanti.

Il record di Valenti, 107 anni portati con grinta, sobrietà e lucidità, si è sempre accompagnato alla capacità di esser comunque giovane e di guardare il mondo senza chiusure, ma andando oltre cogliendone i mutamenti e le prospettive future, un invito - ha detto don Stefano - che ci viene dalle letture dei Vangeli della settimana entrante.

I record che hanno permesso ad Antonio Valenti di rimanere giovane nonostante la sua veneranda età, sono davvero molti, uno è per i tanti grazie che gli ha dedicato la figlia Delia a chiusura della cerimonia: grazie perché ha insegnato a cogliere in ogni attimo la bellezza e la grandezza della vita, anche nel sapore del gelato al pistacchio, nei versi di una poesia, nei rumori di una cena di gruppo, nello scroscio dell’acqua del Meledrio, nell’appuntamento con gli sci protrattosi fino a 95 anni e della guida fino a 99. Ultimo dei record, davvero da Guinness dei primati, la sua presenza a 105 anni al congresso di Terzolas dedicato alla figura di suo papà Silvestro, morto nel lontanissimo 1916. E della sua disponibilità lo hanno ringraziato anche Csaba Gombos, profugo dall’Ungheria dopo la repressione sovietica del 1956, che ha ripercorso le tappe del suo ingresso in casa Valenti, dove è stato accolto come un figlio, e Luigi Ramponi che lo ha ringraziato a nome del mondo della scuola in cui fu attivo come provveditore a Bolzano.

Al termine della messa molte delle persone intervenute alla cerimonia hanno poi voluto accompagnare la salma di Antonio Silvestro Valenti al cimitero di Monclassico, dove è stata tumulata accanto a quella del padre Silvestro, della sorella Livia e di Sandra, la figlia scomparsa poco più di due mesi fa.

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