capodanno

Niente feste in piazza e cenoni in casa: le disdette in Trentino fra il 25 e il 30%

Il Viminale ha ordinato di intensificare i controlli nelle zone della movida. In media una famiglia per la festa a casa spenderà 99 euro 


di Marco Maffettone


TRENTO. Capodanno con temperature miti ma piazze deserte. L'onda Omicron sembra inarrestabile e per gli italiani la notte di San Silvestro anche quest'anno sarà soprattutto tra le mura di casa. Per il resto: eventi cancellati, discoteche chiuse e feste di piazza annullate. Governo e amministrazioni locali sono corse ai ripari per tentare di limitare il contagio imponendo una stretta a tutte le iniziative che erano in programma.

Una scelta drastica che ha avuto ripercussioni sul comparto turismo: negli ultimi giorni sono fioccate le richieste di cancellazione delle prenotazioni ad alberghi e strutture ricettive. Città d'arte e località sciistiche le più colpite. A Firenze la flessione di presenze rispetto al 2019 oscilla intorno al 40%, a Milano le cancellazioni hanno toccato una media vicina al 70%, mentre in Trentino la riduzione del lavoro per i pubblici esercizi si attesta intorno al 25/30%. Il sindacato dei Locali da ballo (Silb) chiede al governo di "aprire un percorso per trovare soluzioni condivise".

Piazze e ristoranti vuoti, Confcommercio Milano stima una perdita del 30%, ma tavole imbandite per i cenoni casalinghi. Da un'indagine Coldiretti/Ixe' oltre 8 italiani su 10 (83%) festeggeranno l'arrivo del 2022 nelle case per prudenza o necessità. A tavola saranno in media 6,3 persone. Ma secondo una stima del Centro studi di Confcooperative, 3 famiglie su 5 organizzeranno feste con oltre 10 persone.

Esclusa invece nel 78% delle case, secondo la Coldiretti, la presenza di persone non vaccinate tra gli invitati nonostante i rapporti di amicizia o parentela. 

Gli italiani, in base ad una stima di Confcooperative, spenderanno 1,7 miliardi per la cena del 31: 400 milioni meno del 2019, ma 300 più dell'anno scorso.

Ogni famiglia, per Coldiretti, sborserà 99 euro, un balzo del 52% rispetto allo scorso anno.

Sul fronte dell'ordine pubblico nonostante i divieti il Viminale ha predisposto un rafforzamento dei controlli, in particolare per le zone della movida, dove comunque potrebbero verificarsi assembramenti. Ieri è stata inviata una circolare a tutti i prefetti con l'obiettivo di intensificare i controlli nelle zone centrali delle città per verificare il rispetto nelle nuove normative anti-covid e in particolare l'obbligo della mascherina anche all'aperto.

Nelle ultime 24 ore sono state 110.678 le verifiche effettuate sul territorio nazionale, 241 le persone sanzionate per il green pass e 891 per mancanza di mascherine.













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