Tra gli studenti di Lavis si cerca il nuovo “sindaco” 

Otto candidati delle medie si sfidano con idee e proposte per una scuola migliore Dalla lotta al bullismo alla mensa fino all’apertura della palestra in pausa pranzo


di Daniele Erler


LAVIS. C’è chi propone un murales per abbellire un muro nel piazzale della scuola, chi invece una radio che trasmetta “musica e pettegolezzi” o un club di moda, «che poi magari troviamo la nuova Chiara Ferragni». C’è chi vuole sostituire i libri di testo con quelli digitali per rendere gli zaini più leggeri – «perché alcuni studi hanno rivelato che siamo la generazione che più soffre di scoliosi» – e chi vuole costringere i bulli ai lavori socialmente utili: «Così, per una volta, capiranno com’è sentirsi delle vittime». Ieri alle scuole medie di Lavis c’è stato l’election day: i ragazzi hanno votato per scegliere, fra otto candidati, un sindaco e una sindaca. Due ragazzi – un maschio e una femmina, nel rispetto della parità fra generi – che guideranno il Consiglio della comunità scolastica ragazzi. Finito lo spoglio, solo nei prossimi giorni si saprà chi saranno i due eletti. Ieri intanto, poche ore prima del voto, gli otto candidati hanno presentato le loro idee ai compagni, in una vera e propria campagna elettorale: hanno provato l’emozione di parlare al microfono di fronte al pubblico, accompagnati dalle presentazioni o dai video che loro stessi avevano preparato con il computer. Proprio come succede per i grandi, c’è chi ha un programma più concreto e chi ha provato a sparare qualche proposta difficilmente realizzabile. «Ma anche questo è importante per capire come funziona la democrazia – spiega il dirigente scolastico Stefano Chesini, rivolgendosi ai ragazzi – dobbiamo informarci e valutare che alcune proposte sono realizzabili e altre rimarranno solo delle promesse. La responsabilità di chi vota è di scegliere non per il più bello o per chi è vestito meglio ma per chi ha le idee migliori». «Tutti i candidati si sono preparati con molta serietà – spiega la professoressa Monica Zorzi, responsabile del progetto – hanno superato una prima selezione di fronte a una commissione formata dai docenti e dagli assessori all’istruzione di Lavis e Zambana». Ieri l’ultimo esame, forse quello più difficile, di fronte ai compagni-elettori. Così, fra le altre cose, Noah Scarpa ha proposto di cambiare il terriccio delle aiuole con un manto in erba sintetica. Irene Piffer proporrà una sorta di Master Chef scolastico, con i ragazzi che si sfideranno con le ricette: «E io – ha detto – farò da assaggiatrice». Mounir Bendra vorrebbe abbellire la mensa, mentre Natan Gonzo vorrebbe eliminare il bullismo: «Vorrei che tutti i ragazzi si sentissero bene a scuola». Martin Moser vuole sostituire le interrogazioni con delle esposizioni di argomenti in gruppo. Roberta Moser ha girato nelle classi per raccogliere idee e così, su suggerimento dei compagni, proporrà di variare di più il cibo in mensa. Emanuele Cestari vuole far aprire la palestra in pausa pranzo, mentre Lorenzo Forti far aggiustare i bagni, sempre in palestra.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»