Mezzolombardo ha perso anche Giorgio Tamanini

MEZZOLOMBARDO. Alla soglia dei novantanni (li avrebbe compiuti a giugno) se n'è andato un altro dei protagonisti dell'imprenditoria tessile di Mezzolombardo. Giorgio Tamanini era figlio di Rinaldo e...



MEZZOLOMBARDO. Alla soglia dei novantanni (li avrebbe compiuti a giugno) se n'è andato un altro dei protagonisti dell'imprenditoria tessile di Mezzolombardo. Giorgio Tamanini era figlio di Rinaldo e nipote di Saverio, quest'ultimo praticamente colui che portò l'industria tessile in regione. Una dinastia di industriali del tessile che hanno per un lungo periodo dato lavoro a tante persone, in particolare donne.

Giorgio Tamanini era conosciuto anche per essere il proprietario del Castello della Torre, di origine medioevale, ereditato dal papà Rinaldo che lo aveva acquistato nel 1940. In questo maniero nacque nel 1638 Giovanni Michele Spaur, che fu principe vescovo di Trento dal 1695 al 1725.

L'attività imprenditoriale di Giorgio Tamanini, arrivata anche a dar lavoro a oltre quaranta dipendenti contemporaneamente, si era conclusa all'inizio degli anni Duemila e da allora in poi lui si era ritirato a vita privata. Una vita privata peraltro affatto noiosa perché, come ricorda commossa la figlia Anna, «papà era un uomo molto curioso, pieno di interessi». Uno su tutti la lettura, lo studio. Amava leggere libri di medicina, di storia e di arte. Vedovo di Enrica Giacomuzzi, sorella del professore nonché alpinista Valentino Giacomuzzi che morì il 15 settembre 1964 mentre arrampicava la parete nord/ovest del Sass Pordoi, ha avuto tre figli: Marco, Rinaldo e Anna.

I funerali si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale della brigata rotaliana. (m.w.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

il sacerdote

Don Cristelli, oggi l'ultimo saluto a Miola. Celebra l'arcivescovo Tisi

Il funerale si terrà domani, venerdì 26 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale del paese d'origine. Il sindacato dei giornalisti: «Fu mentore di tanti giovani colleghi»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”

I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»

IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»