il lutto

Mezzolombardo dice addio alla dottoressa Delucca: «un esempio di amicizia e di dedizione al lavoro»

Tanti i ricordi per la pediatra che dal 1994 al 2017 si è presa cura dei più piccoli: «una persona speciale»


di Marco Weber


MEZZOLOMBARDO. “Un esempio di amicizia, di lealtà, di dedizione al lavoro. Credeva nel suo lavoro, soprattutto nella missione di servizio alla popolazione, alle famiglie e ai bambini”. Con queste parole la dottoressa Lorena Filippi ricorda con commozione e affetto la collega Maria Grazia Delucca, morta alcuni giorni fa a causa di una crudele malattia, della quale si sono svolti i funerali nella chiesa parrocchiale di Mezzolombardo.

“Sua è stata la proposta una quindicina di anni fa – continua Filippi – di associarci fra noi pediatre operanti in Piana Rotaliana per portare a turno servizio ai bambini residenti sull'Altipiano della Paganella, i quali erano privi di assistenza pediatrica. Fu sua questa spinta innovativa, sempre nell'interesse di offrire servizio e prendersi in carico a 360 gradi le famiglie e i loro bambini”.

Che la dottoressa Maria Grazia Delucca fosse benvoluta da tanta gente lo si è capisce anche dalle tante testimonianze su Facebook.

Ricordi commossi delle mamme di Mezzolombardo e dintorni che l'hanno avuta come pediatra dei loro bambini e bambine. Ecco tre commenti presi a caso fra i tanti scritti in sua memoria: “Una persona speciale”; “Un cuore grande, una personalità e una dolcezza infinite”; “Siamo fortunati ad averla incontrata”.

Maria Grazia Delucca faceva parte della Federazione Italiana Medici Pediatri, sezione di Trento, rappresentata alla cerimonia funebre, oltre che dalla dottoressa Filippi, anche dalla dottoressa Gabriella Ciancaglioni, anche lei grande amica della sfortunata collega, e da altre pediatre che non hanno voluto mancare all'ultimo saluto a una collega stimata e amata.

Nel 2017 Maria Delucca era andata in pensione e aveva chiuso il suo ambulatorio pediatrico di Mezzolombardo, aperto nel 1994. Precedentemente aveva svolto la sua attività professionale a Rovigo e quindi a Lavis.

«Avevo nove anni – ci aveva raccontato in occasione del suo pensionamento - quando decisi che da grande avrei fatto la pediatra. Eravamo al mare io e i miei genitori e in spiaggia conoscemmo una dottoressa, una donna che faceva il medico. Decisi che anch'io da grande avrei fatto la dottoressa. Alla mia mamma dissi che avrei fatto la dottoressa dei bambini. Lei inizialmente non mi incoraggiò.

Il perché lo seppi più avanti: ero piccola e riteneva fosse un'ambizione troppo grande, temeva che se non ci fossi riuscita ci sarei rimasta troppo male. Voleva difendermi insomma. Invece la mia strada è stata proprio quella e loro due hanno accettato la mia scelta, soprattutto il mio papà che mi ha sempre sostenuta tantissimo».

Ci raccontò allora che quando nel 1994 aprì il suo ambulatorio a Mezzolombardo fu accolta benissimo dai suoi concittadini. “Ho sempre avuto un ottimo rapporto – ci disse - con tutti i genitori dei miei piccoli pazienti. Probabilmente anche perché sono sempre stata molto diretta, molto schietta con le mamme e i papà e questa mia sincerità è stata sempre apprezzata.

Mentre con i bambini sono sempre stata molto dolce. Non è comodo essere sempre schietti, ma bisogna essere coerenti e dire quello che occorre dire. Mai però ho agito di impulso, ho sempre riflettuto prima di parlare e sempre ho agito nell'interesse del bambino”.

L'articolo fu scritto in occasione del ringraziamento ufficiale che il sindaco Christian Girardi, assieme a tutto il consiglio comunale, vollero farle per il suo lavoro al servizio della comunità. Una breve cerimonia per dire grazie a una persona speciale. E questa persona speciale ha ricevuto l'addio commosso di tanti papà e mamme che erano in chiesa per dirle un grazie sincero per tutto quello che ha fatto per loro e i loro piccolini e piccoline.

Un addio commosso a una donna, scrive un'altra mamma su Facebook, “semplice ma tanto tanto grande”.













Scuola & Ricerca

In primo piano