Madruzzo - Interrogazione delle minoranze sulla sentenza della Corte dei Conti 

L’ex sindaco da 4 anni deve 128 mila euro

Madruzzo. In un’atmosfera piuttosto fredda e distaccata (anche per il rispetto delle distanze e l’impiego della mascherina anti -Covid-19) si è tenuta l’ultima riunione consiliare del Comune di...



Madruzzo. In un’atmosfera piuttosto fredda e distaccata (anche per il rispetto delle distanze e l’impiego della mascherina anti -Covid-19) si è tenuta l’ultima riunione consiliare del Comune di Madruzzo. Anche se gli argomenti all’ordine del giorno non riguardavano temi scottanti, era comunque palpabile, data la campagna elettorale in corso, una certa tensione in conseguenza di alcune questioni sul tappeto come le conseguenze della prima adozione della variante del Prg (ancora all’esame degli uffici preposti della Provincia) e soprattutto il mancato introito da parte del Comune della somma di 127.749,99 (più interessi e rivalutazioni) dovuta dall’ex-sindaco Mario Zambarda, condannato dalla seconda Sezione giurisdizionale centrale d’Appello della Corte dei Conti, che aveva confermato la sentenza n. 13 del 22.04.2010 della Sezione regionale di Trento della Corte dei Conti, per una permuta avvenuta diversi anni fa fra il Comune di Lasino e uno dei 3 soci della Cantina Pravis di Lasino (di cui era ed è socio lo stesso Zambarda). L’argomento è tornato nuovamente a galla in queste settimane per una specifica interrogazione della minoranza (inoltrata sia alla procura della Corte dei Conti che alla Procura della Repubblica) in cui, oltre a ricostruire alcune fasi della vicenda ed anche dei tentativi di interruzione del procedimento amministrativo di riscossione, si chiede come mai a distanza di oltre 4 anni (la sentenza definitiva era stata depositata il 9 marzo 2016) gli amministratori comunali di Madruzzo non si siano attivati per dar corso al recupero di tale somma. M.B.













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