«In via Degasperi in 5 anni solamente un infortunio» 

Mezzolombardo: il comitato “Sotto i Tigli” prende atto dell’abbattimento di 13 piante davanti all’ex Helfer, ma non rinuncia a lottare per salvare le altre


di Marco Weber


MEZZOLOMBARDO. Tredici tigli “spariti” davanti all'ex mobilificio Helfer, raso al suolo in questi giorni, al posto del quale sorgerà un grande supermercato Lidl.

«L'abbattimento delle piante antistanti l'ex mobilificio Helfer era prevedibile - affermano Luca Amadio, Massimo Paoli e Marco Devigili, rappresentanti del comitato “Sotto i Tigli” - ma noi speravamo di venire contattati per vedere se era possibile salvarne quantomeno alcune. Ci rendiamo conto che la Lidl ha i suoi interessi da portare avanti ma speravamo in una maggiore sensibilità». E dopo questo sfogo ecco l'affondo: «Il verbale redatto dalla Provincia questa primavera e sottofirmato anche dai tecnici del comitato e da quelli nominati dall'amministrazione comunale, risulta sostanzialmente senza alcun valore per il sindaco e la maggioranza. Eppure anche i loro tecnici, peraltro pagati con soldi pubblici, avevano firmato avallando quanto scritto».

In base a quanto deciso assieme dalle tre parti in causa, i tecnici provinciali hanno preparato un progetto nel quale tra l'altro la Provincia si impegna a restringere la carreggiata di un metro, allargando i marciapiedi mezzo metro per parte. Il comitato approva questa scelta, il sindaco no.

«Hanno costruito la galleria per diminuire il traffico in paese, per evitare che chi non deve passare passi, per evitare i pericoli del traffico eccessivo - sostengono Amadio, Paoli e Devigili - e con questa logica sono da approvare anche una carreggiata più stretta e i marciapiedi più larghi».

Ma sindaco e amministrazione comunale ritengono invece che la carreggiata non deve essere più stretta di com'è. Ritengono anche che la sicurezza dei cittadini è più importante dei tigli, troppi gli incidenti causati dai marciapiedi dissestati a causa dei tigli e delle loro radici. Troppe le cause fatte al Comune a causa di questi incidenti.

«Siamo andati ad informarci dal segretario comunale - affermano i tre del comitato - e la verità è un'altra: un solo infortunio accertato negli ultimi cinque anni».

Prima la sicurezza dei marciapiedi, sostiene in sostanza il sindaco Girardi, poi i tigli. Nessuno nega che la sicurezza dei cittadini è importante, risponde il comitato, ma si può avere assieme sicurezza e salvaguardia dei tigli. «Siamo disposti ad accettare che qualche tiglio sia sacrificato - è la summa del comitato - ma non molliamo sul fatto che i tigli svolgono un ruolo vitale per l'abitabilità del centro urbano».

Poi c'è il fatto che il sindaco Girardi non ha avvisato le minoranze del progetto arrivato dalla Provincia. «Lo abbiamo fatto noi», sostengono i tre rappresentanti del comitato.

La battaglia per i tigli insomma non è finita. Il comitato “Sotto i Tigli” è sul piede di guerra e ha organizzato per una serata informativa, aperta a tutta la popolazione, l'uno dicembre nella sala civica alle 20 e 30. Saranno presenti i due tecnici del comitato: l'architetto paesaggista Paola Spagnolli e l'agronomo Alessandro Castelli.

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