Gran festa per l’organo restaurato 

A Vigo Cavedine monsignor Tisi ha rilanciato il messaggio sull’accoglienza



VIGO CAVEDINE. È stata una festa indimenticabile per la comunità parrocchiale di Vigo Cavedine, quella di domenica scorsa per l’inaugurazione dell’organo restaurato. Non solo per l’ottima organizzazione messa a punto dal consiglio parrocchiale, ma soprattutto per la presenza del vescovo Lauro Tisi, che non è voluto mancare a quest’appuntamento per rilanciare il messaggio della Chiesa sul tema di essere e fare comunità attorno ad ideali comuni di fronte alle emergenze sociali (l’accoglienza) che stanno caratterizzando il nostro tempo. Alcune considerazioni forti, anche per il suo timbro di voce, che cercano di scuotere, in senso lato, un popolo (italiano, europeo, mondiale), che purtroppo “non si pone domande, che non versa lacrime, che si lascia distrarre dal racconto della vita” spesso costruito ad arte attraverso i social, ma che sfugge il dato della realtà. Un popolo che pensa solo alla pancia piena, che è privo di emozioni, che è senza “pietas”, è un popolo a rischio. E da qui l’aggancio al tema della solidarietà umana tanto cara alle passate generazioni quando il fare comunità nel senso pieno del termine era il valore aggiunto dell’esistenza umana e cristiana. E mons. Tisi non poteva a fare a meno di citare in questo contesto il compaesano don Evaristo Bolognani (suo professore di liceo), quel prete che “serviva i poveri, versava lacrime e faceva un’infinità di bene”; un riferimento che il presule ha additato come esempio da seguire per la comunità che gli ha dato i natali.

La mattinata è culminata con la benedizione del nuovo organo e un breve concerto a cura del prof. Tarcisio Battisti (Commissione diocesana organi). È intervenuta, oltre alla sindaca Ceschini, la giovane presidente del coro “Camp Fiorì”, Valentina Bolognani, che ha tracciato per grandi linee la storia dell’organo, costruito dalla ditta Rufatti di Padova nel 1962, grazie alla disponibilità dei parrocchiani, in particolare di un emigrato in America Giorgio Galetti, e della “Vicinia Donego” (antica associazione proprietaria tuttora di una malga e di una parte della montagna di Vigo), che anche in occasione del restauro si è dimostrata disponibile. Il costo dell’intervento è di circa 50.000, finanziati con offerte e un lascito. Nell’occasione è stata presentata la nuova fiammante divisa del coro, che, realizzata con il sostegno di vari enti (Pat, Cassa Rurale, Comune), ha infuso nuovo entusiasmo e smalto fra i 31 componenti, in buona parte giovani, proprio nel momento in cui molti cori parrocchiali sono in affanno; merito anche del giovane maestro Leonardo Lever, a cui a soli 16 anni venne affidata la bacchetta di maestro, che sta portando avanti con professionalità da 29 anni. (m.b.)













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