in biblioteca 

Gli antichi toponimi tra Cavedine e Lasino-Madruzzo 

CAVEDINE. La sala riunioni della biblioteca di Cavedine, domani alle 20.30, ospiterà la serata dal titolo “La toponomastica in provincia di Trento: i nomi di luogo di Cavedine e Madruzzo”...



CAVEDINE. La sala riunioni della biblioteca di Cavedine, domani alle 20.30, ospiterà la serata dal titolo “La toponomastica in provincia di Trento: i nomi di luogo di Cavedine e Madruzzo” – relatrice Lydia Flöss della biblioteca della Soprintendenza per i beni culturali. Organizza la biblioteca Valle di Cavedine con l’associazione Madruzzo ‘500 nell’ambito del progetto “La trasformazione del territorio dall’Ottocento ad oggi”. Il tema della toponomastica in valle di Cavedine non è nuovo, visto che nel 1990 è stato pubblicato il 1° volume del Dizionario Toponomastico Trentino, che raccoglie appunto mediante il contributo di alcuni ricercatori locali circa 1.800 toponimi degli ex-comuni di Calavino e Lasino e del comune di Cavedine; un’opera meritoria, quella portata avanti dalla Provincia, a partire dalla fine degli anni Settanta, per salvaguardare un patrimonio culturale di notevole valore documentario, destinato diversamente all’estinzione. In realtà la toponomastica da alcuni anni, in virtù delle iniziative degli esperti del “Progetto Scuola” dal Centro Studi Judicaria, è diventato un argomento abbastanza usuale per le classi della scuola secondaria di 1° grado di Cavedine in quanto l’approccio didattico della materia porta a sviluppare significativi agganci pluridisciplinari di tipo linguistico-etimologico, storico-geografico, tecnico-scientifico, urbanistico-paesaggistico; insomma una miniera di informazioni e competenze, che permettono di conoscere il territorio e le sue trasformazioni nel corso del tempo.

Data la fondamentale funzione della toponomastica ai fini dell’orientamento sul territorio, suscita un particolare interesse l’approfondimento della vecchia cartografia e nello specifico la mappa della divisione territoriale fra i comuni di Calavino da una parte e Lasino/Madruzzo dall’altra a seguito della rottura del “Patto d’Unione” del 1767. Si potrebbe definire per l’impianto grafico usato nella cartina (mancanza di scala) dall’anonimo autore una mappa “naif”, dove l’individuazione dei luoghi è rappresentata (e sta qui il notevole valore storico-documentario) dall’inserimento dei toponimi: se ne contano ben 88, parte dei quali conosciuti e usati dalla gente locale fino ad alcune decine d’anni fa. (m.b.)













Scuola & Ricerca

In primo piano