sabato a mezzocorona 

Giochi senza frontiere per sei squadre rotaliane

MEZZOCORONA. Sabato al centro sportivo comunale ci sarà l’edizione zero dei Giochi senza frontiere rotaliani, alla quale parteciperanno giovani di Mezzocorona, Mezzolombardo, San Michele all’Adige,...



MEZZOCORONA. Sabato al centro sportivo comunale ci sarà l’edizione zero dei Giochi senza frontiere rotaliani, alla quale parteciperanno giovani di Mezzocorona, Mezzolombardo, San Michele all’Adige, Roveré della Luna, Nave San Rocco e forse anche Faedo. La manifestazione è stata presentata martedì dai dieci ragazzi che la organizzano e che prima di mettersi al lavoro si sono preparati nel migliore dei modi. Innanzitutto imparando da chi organizza già iniziative analoghe. Per questo in marzo sono andati in Val di Sole «a conoscere i promotori e organizzatori dei Giochi d’Estate, che ringraziamo per i preziosi spunti e consigli che ci hanno dato. Poi ci siamo incontrati in un paio di occasioni con i referenti dei Comuni presenti al Tavolo del Piano giovani di Zona, per presentare loro il nostro progetto”. Le squadre in gara, una per ogni comune, dovranno misurarsi con sette giochi, ideati e costruiti appositamente dagli organizzatori. Alla squadra vincitrice verrà assegnato il “Palio”, opera in rame e porfido realizzata dall’artista Giovanni Pozza di Mezzolombardo. Ogni comune in gara dovrà formare una sola squadra mista di maschi e femmine, di massimo 15 componenti (maggiorenni) che dovranno indossare una maglietta personalizzata che li identifichi. L’evento inizierà in piazza della chiesa a Mezzocorona sabato alle 16 con la sfilata delle squadre accompagnate dalla banda musicale. Alle 17 partiranno i giochi che proseguiranno fino alle 20.

Il concerto della rock band “Poor Works” delle 21 chiuderà l’edizione zero dei Giochi senza frontiere rotaliani, che per tutta la loro durata saranno accompagnati dalla musica di Dj Zento. «La speranza – concludono i ragazzi che l’hanno organizzata - è di riuscire a far conoscere e apprezzare questa manifestazione in modo che venga ospitata negli altri comuni e così possa diventare una tradizione nel panorama locale». (d.b.)













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