Ceccato: «I commercianti sono la parte offesa» 

Amaro il commento della capogruppo della Lega e negoziante sulla bufera  che si è abbattuta sul consorzio Welcome Lavis. «Noi l’avevamo intuito»


di Daniele Erler


LAVIS. «È una pagina triste per tutto il commercio di Lavis. Speriamo non passi un’immagine negativa dei nostri commercianti, perché semmai sono loro la parte offesa in quello che è successo». Monica Ceccato è particolarmente coinvolta, perché è anche lei una commerciante: ha un’attività in via Segantini. Ma in questo caso parla da capogruppo della Lega Nord di Lavis e commenta così la notizia – riportata ieri dai giornali – dell’indagine della Corte dei conti sull’attività del consorzio Welcome Lavis. La Guardia di finanza ha accertato un danno erariale di 91 mila euro: secondo l’accusa sono tutti soldi che il consorzio ha ottenuto grazie ai contributi provinciali. Attraverso fatture e dichiarazioni di spesa che per la Corte dei conti sarebbero state gonfiate dall’agenzia Centriamo Consulting, delegata proprio da Welcome Lavis e dal suo presidente Fabrizio Sicher.

Se la notizia dei risvolti penali della vicenda – con anche un’accusa, impugnata e ancora pendente in tribunale, di truffa aggravata – è una bufera che si è abbattuta ieri in paese, facendo discutere nei bar e nelle vie di Lavis, la Lega Nord aveva già da tempo intuito che ci fosse qualche problema nel consorzio: «Avevamo presentato due interrogazioni, una in Provincia e una in paese, per chiedere la rendicontazione dell’attività svolta. Ma non ci aspettavamo questo epilogo – precisa Ceccato – E ci dispiace, perché è una pagina triste per tutto il commercio. Sappiamo che le attività di Lavis sono serie, ora il timore è che ne esca un’immagine negativa: sarebbe uno schiaffo. I negozianti semmai sono la parte offesa».

Facciamo un passo indietro. Il consorzio è nato nel 1999 con lo scopo di unire fra loro le attività del paese. I contributi provinciali servono per coprire i costi di parte degli eventi organizzati: manifestazioni che dovrebbero incentivare il rilancio del centro storico, concepito come una sorta di centro commerciale naturale. Oggi però solo 15 commercianti, una minoranza, sono ancora soci del consorzio: molti lo hanno abbandonato negli ultimi anni. Le due interrogazioni della Lega sono dell’aprile del 2017. «Siamo partiti dalla nostra esperienza di cittadini di Lavis – spiega Ceccato – ci sembrava che l’operato del consorzio non fosse all’altezza delle sue potenzialità. Per questo abbiamo chiesto più informazioni». La risposta all’interrogazione in Provincia non aveva evidenziato particolari problemi, ma intanto la Guardia di finanza stava già indagando nel segreto istruttorio, raccogliendo le prove di una serie di illeciti. E se su Lavis si è abbattuta davvero una bufera, ora la speranza della Lega è che ritorni finalmente il sereno: «Quello che auspichiamo è che il consorzio torni a svolgere il ruolo per cui è nato – dice Ceccato –. Speriamo che l’amministrazione riesca a fare dei controlli più incisivi, soprattutto negli eventi organizzati dal Comune. E speriamo anche che i consorziati si dissocino finalmente dal loro presidente».













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