lavis - primo bilancio di un’esperienza che coinvolge donne immigrate 

Arachidi e ibisco nell’orto in cui si coltiva l’integrazione

LAVIS. L’integrazione a Lavis passa anche da un orto di comunità, coltivato nella zona del parchetto di via Rosmini. Ieri mattina le donne e gli uomini che hanno lavorato qui negli ultimi mesi si...



LAVIS. L’integrazione a Lavis passa anche da un orto di comunità, coltivato nella zona del parchetto di via Rosmini. Ieri mattina le donne e gli uomini che hanno lavorato qui negli ultimi mesi si sono dati appuntamento per fare un bilancio, con Maddalena Bonat, presidente dell’associazione ViviLavis, promotrice dell’iniziativa. Ieri c’erano anche il sindaco Andrea Brugnara, gli assessori Franco Castellan e Isabella Caracristi e il presidente del consiglio comunale Paolo Facheris. Proprio Facheris ha spiegato che il valore dell’integrazione è già sancito nello Statuto comunale. Il sindaco invece si è detto soddisfatto «per l’esperienza di integrazione e cittadinanza allargata, che valorizza la tradizione agricola del nostro territorio». Ma soprattutto ieri c’erano le donne coltivatrici. E con loro conoscenti e familiari, oltre ad altre donne immigrate. Le coltivatrici hanno raccontato degli ortaggi coltivati, molti dei quali esotici: okra, bissab, arachidi e ibisco. Il progetto continuerà il prossimo anno, con altre immigrate – provenienti soprattutto dai corsi d’italiano – che hanno espresso la volontà di partecipare e che le altre donne si sono dette disponibili ad accoglierle.

L’incontro si è concluso nel modo più naturale: con un aperitivo multiculturale, che ha visto la partecipazione insieme di lavisani e di nuovi lavisani, di origine straniera. (d.e.)













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