La stazione della funivia ora sembra un salotto 

Il taglio del nastro. Ieri a Mezzocorona la cerimonia. L’edificio è tutto nuovo dentro e fuori, ma  sobrio e funzionale per rendere l’attesa gradevole e valorizzare la vista spettacolare del paese


DANIELE ERLER


Mezzocorona. Alle pendici del Monte di Mezzocorona c’è la nuova stazione della funivia, inaugurata ieri, dopo alcuni mesi di lavoro. Dalla terrazza, guardando verso il paese, la vista è spettacolare. La stazione sembra incastrarsi in maniera naturale nella roccia: «Volevamo una costruzione semplice», dice Alessandro Carli, il progettista. «È solo il primo tassello di un progetto più ampio», ricorda il sindaco Mattia Hauser, prima di tagliare il nastro e brindare alla nuova opera, insieme a tanti concittadini e ai consiglieri provinciali Denis Paoli e Lorenzo Ossanna.

Un punto di partenza

Dal pieno centro della borgata, si può salire a piedi o in auto lungo via alla Grotta. Si arriva così, dopo una piccola salita, alla funivia. Per i turisti è una sorta di biglietto da visita, prima ancora di scoprire l’ambiente naturale del Monte, con i suoi prati e i suoi boschi: «Tutto quello che stiamo facendo ha lo stesso obiettivo – spiega il sindaco –. Vogliamo valorizzare il nostro territorio per renderlo più attrattivo dal punto di vista turistico».

Lo dice anche Matteo Permer, assessore proprio al turismo: «Solitamente l’inaugurazione di un’opera è un punto d’arrivo. In questo caso per noi invece è un punto di partenza». Il pensiero di tutti è rivolto a quel gran progetto – già finanziato – per la più ampia riqualificazione del Monte. Con un nuovo bar, un punto panoramico, un ponte sospeso e un museo: in questo caso da qualche settimana è stata finalmente assegnata la progettazione definitiva ed esecutiva.

Rendere gradevole l’attesa

Sono serviti 400 mila euro per la nuova stazione della funivia, a valle. Quasi metà arrivano dall’Unione Europea, attraverso il progetto Leader e il Gruppo d’azione locale. Altri 15 mila euro li ha concessi il Bim, il consorzio dei comuni che sorgono lungo il bacino dell’Adige. Il resto lo ha stanziato il Comune di Mezzocorona.

Porfido e legno

Il risultato è un edificio tutto nuovo, all’esterno e all’ingresso. Fuori è valorizzato dal porfido. All’interno sembra di essere in un salotto, con le superfici in legno che sono state trattate per essere ignifughe. «L’idea era di migliorare la stazione e di renderla più funzionale, cercando di rendere più gradevole anche l’attesa per chi dovrà montare sulla funivia – spiega il progettista –. Uno dei concetti essenziali era la sobrietà: volevamo una cosa semplice ma gradevole, per valorizzare l’ambiente naturale e la vista che si vede da qua su Mezzocorona». E in effetti, anche in una giornata grigia come quella di ieri, il paese dall’alto fa il suo effetto: con la cupola e il campanile della chiesa, le case intorno, il campo da calcio e le vigne. Un panorama che chi vive in paese conosce bene. La sfida è semmai riuscire a offrirlo anche agli altri, alle persone che sono di passaggio. Per riuscirci, la nuova stazione della funivia è solo il punto di partenza.

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