La prima neve imbianca le montagne 

Perturbazione meno intensa rispetto alla previsioni, ma venerdì si replica. E gli alberi a terra aumentano il rischio valanghe



TRENTO. Dopo un ottobre che sapeva tanto di estate, tranne gli ultimi giorni quando il maltempo ha flagellato la provincia, ora è arriva la neve. Attesa e annunciata ha iniziato ad imbiancare seriamente le cime delle montagne ma invece non si farà vedere nel fondovalle se non per qualche sparuto fiocco. Se fino a domenica i modelli e i radar meteorologici indicavano alte possibilità di una nevicata anche nel fondovalle, ieri la situazione previsionale è cambiata. E quindi la notte scorsa e la mattina di oggi sarà sì nevosa ma con il limite a 700 metri e con quantità sensibilmente minori rispetto a quelle attese. Sarà quindi una precipitazione debole anche se le immagini che arrivano dalle località di montagna della provincia restituiscono una sensazione già decisamente invernale. E soprattutto l’abbassamento delle temperature ha permesso di mettere in azione i cannoni per sparare la neve artificiale. Tanto che alcune località annunciano l’inizio (parziale) della stagione dello sci sabato, meteo permettendo.

Ma passiamo alle previsioni. Per Meteotrentino la neve sarà protagonista fino al mezzogiorno di oggi anche se, come detto, in quantità limitate. Si parla di 5-6 centimetri di neve tanto che non è stato emanato neppure un avviso, visto che non sono previste conseguenze dirette per i cittadini. Tradotto, nessun problema è in previsione per la viabilità. Escluso il fondovalle, la neve si vedrà dai 700 metri in su. E poi? Poi tornerà il sole come protagonista delle giornate con le minime che saranno stazionarie (a Trento le ultime rilevazioni sono i 2,5 gradi della stazione delle Laste e gli 0,9 di quella di Roncafort) mentre le massime sono date in aumento. Mercoledì sarà soleggiato con temperature in sensibile calo al mattino e marcata escursione termica nel corso della giornata. Il cambiamento fra venerdì e sabato quando è previsto il passaggio di una nuova perturbazione che potrebbe portare ancora un po’ di neve ma sopra i 1.500 metri. Al di sotto prevista pioggia.

Gli esperti meteo intanto richiamano l'attenzione su quello che potrebbe verificarsi quest'inverno nei boschi dall'ondata di maltempo. «In caso di forti nevicate e gelate - dice il direttore di Meteotrentino Alberto Trenti - il pericolo valanghe potrebbe aumentare sensibilmente complici le migliaia di tronchi ancora presenti a terra. I prossimi anni la situazione potrebbe però peggiorare ulteriormente considerando il fatto che gran parte del materiale verrà rimosso e rimarranno così senza protezione naturale vaste zone fino ad ora non interessate dal fenomeno delle valanghe».













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