il via libera

La giunta provinciale di Trento approva la disciplina per il “Dopo di noi”

Fissati i criteri riguardanti l’attuazione dei progetti di “abitare sociale”.  Le risorse a disposizione in Trentino, per il 2021, sono pari a 680.000 euro



TRENTO. Promuovere percorsi di vita autonomi, supportare i bisogni delle persone con disabilità e sostenerle nel progetto di vita autonoma, attraverso un percorso di emancipazione e autonomia graduale e accompagnata dalla famiglia. Puntano a questo i criteri e le modalità riguardanti l'attuazione dei progetti di abitare sociale, approvati dalla Giunta provinciale, su indicazione dell'assessora Stefania Segnana.

«In Trentino ormai da tempo è in atto una collaborazione istituzionale, nel campo della disabilità, fra Provincia, Comunità di Valle ed Enti del Terzo Settore attraverso la quale sono già stati sperimentati progetti di abitare sociale – fa sapere la Provincia – con questo progetto si vuole dare maggior impulso alla loro diffusione, finanziando tramite le Comunità, interventi non meramente assistenziali, ma tesi a sviluppare il percorso di autonomia e di inclusione sociale. Gli interventi prevedono il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità e l'attivazione di interventi mirati di supporto a domicilio e di accompagnamento al percorso di autonomia abitativa, secondo i bisogni di ciascuno». Le risorse a disposizione, per il 2021, sono pari a 680.000 euro.

Questa delibera approva i criteri e le modalità per l'attuazione, omogenea e uniforme su tutto il territorio provinciale, delle disposizioni riguardanti l’abitare sociale delle persone con disabilità (art. 9 lp 8/2003). I progetti di abitare sociale sono elaborati dagli enti locali competenti, con il coinvolgimento delle persone destinatarie del progetto medesimo e di chi ne tutela gli interessi e con la collaborazione degli Enti del terzo settore attivi nell'ambito.

Si tratta di un provvedimento innovativo per il panorama provinciale, volti ad evitare, ritardare o prevenire l'istituzionalizzazione, nel rispetto dei principi stabiliti dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dalla Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità. Gli interventi di abitare sociale consentono di implementare ulteriormente, senza sovrapporsi, gli strumenti di intervento per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità.

L'accoglienza delle domande da parte delle persone interessate viene fatta presso le Comunità e la elaborazione del progetto viene svolta dai Servizi sociali attraverso un approccio multidisciplinare, con la collaborazione della persona interessata, con gli enti del terzo settore e dove necessario con l'Azienda sanitaria. 













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