salute

In Trentino duemila richieste di assistenza psicologica in più rispetto a 7 anni fa

Si è passati dai 6 mila casi del 2016 agli 8 mila del 2023. Discussione su due “ddl” in Consiglio provinciale. Tonina: «È emersa una regia pubblica della presa in carico di questo bisogno»



TRENTO. Dal 2016 al 2023 in Trentino è aumentata la domanda di assistenza psicologica, che è passata da 6.000 casi (2016) a più di 8.000 (2023). Lo ha riferito l'assessore alla salute Mario Tonina in Consiglio provinciale, in occasione dei lavori sui disegni di legge 1 e 13, promossi rispettivamente da Lucia Coppola (Avs) e da Paola Demagri (Casa autonomia.eu). Il primo testo chiede l'istituzione del servizio di psicologia di base, il secondo invece quella del servizio di psicologia delle cure primarie.

Tonina ha spiegato che è emersa la richiesta di una "regia pubblica della presa in carico di questo bisogno, condivisa dall'assessorato e dal Dipartimento, ma incompatibile con i due ddl che prevedono la presenza di psicologi privati".

L'assessore - informa una nota - ha quindi proposto ai firmatari dei testi di sospenderli per cercare un dialogo e di concentrare un'attenzione maggiore sull'attuazione, in collaborazione con l'Apss, di un nuovo modello organizzativo previsto dal decreto ministeriale 77. Sia Coppola sia Demagri hanno accettato la proposta, specificando che i liberi professionisti possono essere assunti direttamente dall'Apss.

(foto Ansa tema)













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