FUNIVIE

Impianti a fune, i 7 mila lavoratori chiedono il riconoscimento di lavoro usurante

Un avviso comune di sindacati ed esercenti è stato inviato a ministero



TRENTO. «I circa 7.000 lavoratori degli impianti a fune, di cui un migliaio circa nel solo Trentino, auspicano di veder riconosciuto il loro lavoro come usurante. Un obiettivo che permetterebbe anche di ringiovanire l'età media del settore evitando l'aumento di malattie professionali ed infortuni dovuti all'elevata età anagrafica degli addetti».

Lo afferma il segretario della Filt del Trentino, Stefano Montani ricordando come, nell'ambito della trattativa per il contratto nazionale di settore, sindacati e l'Associazione nazionale esercenti funiviari abbiano sottoscritto un avviso comune da presentare al ministero del Lavoro che prevede per alcune figure quali gli addetti all'esercizio, ispezione e manutenzione degli impianti a fune, i conduttori di mezzi battipista e motoslitte, gli addetti agli impianti di innevamento artificiale, gli addetti alla manutenzione delle piste e del soccorso, la possibilità di rientrare tra le attività usuranti.













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