FESTA DELLA POLIZIA

Il questore: polizia a difesa di studenti, donne e anziani. Consigli antitruffa nei luoghi di culto

L'intervento di Garramone alla festa del 167/o anniversario della fondazione



TRENTO. «Sin dalla data del mio insediamento ho evidenziato, ed in più circostanze ribadito, come la mission del mandato in questa provincia, fosse orientata su una direttrice ben chiara ed ossia verso quelle categorie maggiormente esposte al vulnus della delittuosità: studenti, donne ed anziani. Rappresentano il futuro, l'essere e il nostro passato e abbiamo l'obbligo morale di sostenerli quando qualsiasi evento possa inciderne gli spazi di libertà e tutela». Lo ha detto il questore di Trento, Giuseppe Garramone, intervenuto, in Provincia a Trento, alla celebrazione del 167/o anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

Per gli studenti, ha ricordato Garramone, è stato firmato con la Provincia un protocollo educativo di cultura della legalità «che ci permetterà di essere ospitati nelle scuole e di ospitare le scuole nella Questura per affrontare tematiche legate all'educazione stradale, dei mezzi di comunicazione digitale ed il loro utilizzo consapevole, di educazione alimentare intesa quale spia di disagio sociale ed altro»

. Per le donne è stato organizzato un evento in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, «un concreto momento di approfondimento su tematiche che, purtroppo, oggi sono di estrema attualità ed in cui la Polizia di Stato attraverso strumenti di competenza esclusiva del Questore può essere argine immediato».

Per gli anziani, ha aggiunto Garramone, «inizieremo, a breve, in stretto raccordo con l'Arcidiocesi di Trento un percorso di incontri che ci porterà, all'interno dei luoghi di culto, per dare consigli utili per prevenire certi comportamenti truffaldini».

«È mia ferma intenzione - ha proseguito Garramone - portare la Polizia di Stato in tutti questi luoghi perché credo che l'attività informativa e divulgativa sia uno strumento di indubbia utilità per prevenire i fenomeni delinquenziali e di devianza. Mi piacerebbe, infine, condividere un percorso analogo anche con i rappresentanti del mondo produttivo trentino e delle associazioni di categoria dei commercianti per valutare percorsi finalizzati alla sottoscrizione di protocolli informativi per prevenire infiltrazioni di qualsiasi genere ad un contesto economico produttivo d'eccellenza»













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