EDILIZIA ABITATIVA

Guardia di Finanza e Itea alleate per scovare i "furbetti dell'alloggio"

Obiettivo: il controllo delle condizioni economiche dei soggetti che richiedono interventi agevolativi per le politiche abitative. Le Fiamme Gialle hanno recuperato già circa 150.000 euro di agevolazioni indebitamente percepite in Trentino e in Alto Adige (Ipes)



TRENTO. La Guardia di Finanza e Itea Spa hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per sviluppare forme di collaborazione nelle azioni di controllo delle posizioni reddituali e patrimoniali dei soggetti beneficiari di prestazioni agevolative nel settore delle politiche abitative gestite da Itea per conto della Provincia Autonoma di Trento. Al momento della sigla erano presenti il comandante provinciale della Finanza Ribaudo, il presidente di Itea Ghirardini e l'assessora Segnana.

Oltre a semplificare e rendere più efficaci i controlli, il Patto ha lo scopo di evitare che passi avanti in graduatoria nell’ottenimento di appartamenti dell’edilizia popolare chi non ne abbia realmente diritto, in spregio dei tanti realmente bisognosi di un’abitazione.

I controlli, concentrati sulle posizioni anomale caratterizzate da indici di pericolosità, riguardano l’effettiva situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare dei richiedenti selezionati: chi sarà scoperto con una posizione irregolare dovrà restituire i benefici indebitamente incamerati (canoni agevolati) e sarà segnalato al Servizio della Provincia per l’irrogazione delle sanzioni previste per le violazioni contestate e, ove ne ricorrano i presupposti, verrà segnalato all’Autorità Giudiziaria per gli eventuali profili penali. 

 

I dati operativi in regione. Nel settore delle indebite prestazioni sociali agevolate nell’edilizia abitativa le Fiamme Gialle regionali hanno sviluppato negli ultimi due anni 43 interventi ispettivi, segnalando agli enti erogatori dei contributi (Itea per la Provincia di Trento e Ipes per la Provincia di Bolzano) circa 150.000 euro di agevolazioni indebitamente percepite, la maggior parte dei quali contestati in Provincia di Bolzano a seguito di approfondimenti derivanti da attività di verifica fiscale. Ciò a dimostrazione del fatto che gli interventi vengono effettuati attraverso una proiezione sia diretta sia indiretta, in virtù del principio della c.d. “trasversalità” che caratterizza le attività svolte dalla Guardia di Finanza.













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