Ultimo saluto a Giordani con le penne nere

Ponte arche. Erano in tanti sabato scorso a portare l’ultimo saluto al geometra Geremia Giordani, il professionista scomparso all’età di 104 anni e mezzo. Giordani era scomparso silenziosamente come...



Ponte arche. Erano in tanti sabato scorso a portare l’ultimo saluto al geometra Geremia Giordani, il professionista scomparso all’età di 104 anni e mezzo. Giordani era scomparso silenziosamente come era sua abitudine, nella serata di giovedì scorso, conosciuto come la persona più anziana della valle. Fino alla fine la mente del “geometra”, come era chiamato l’anziano professionista localmente per eccellenza, era stata lucidissima, permettendo un vita normalissima anche dopo la scomparsa dell’anziana moglie; mente vigile e attenta, letture quotidiane, perfino la passeggiata quotidiana cui invitava ad accompagnarlo i sempre più rari amici. Reduce tra gli alpini della Seconda guerra mondiale, era sempre presente nelle adunate Ana. Una storia piuttosto lunga la sua, dagli antichi mastri costruttori alla ditta condotta dal figlio Giambattista, chiusa gli anni scorsi per la crisi nel settore edilizio.

Ai funerali stipati di amici, conoscenti, popolazione, nella chiesa del convento dei Francescani di Campo Lomaso, è stato ricordato dagli Alpini come persona attiva e professionalmente preparata, saggia e lungimirante nella vita, così come sul lavoro.

Un pezzo di storia se ne è andato. «A Ponte Arche abbiamo costruito tutto: il Bel Sit e la Marchiori, il Fedrizzi, il Turiterme, gli hotel Plaza, Angelo e Posta, il nuovo municipio di Comano Terme». Come ricordava lucidamente il geom. Geremia, l'azienda passò di mano dal padre Giambattista a lui nel 1945, con la prima realizzazione, la Masera Tabacchi. Proprio quella Masera abbattuta per far posto alla nuova biblioteca che vi si è spostata ad inizio anno. Il tempo non perdona, ma neanche cancella quanto fatto. G.RI













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