Storo, in pensione il medico condotto Wilma Buccio

Storo. Dopo 29 anni di attività, per raggiunti limiti di età, ieri la dottoressa Wilma Buccio, medico di base che operava su Storo e frazioni, nonché su Bondone e Baitoni, ha lasciato il servizio....


Aldo Pasquazzo


Storo. Dopo 29 anni di attività, per raggiunti limiti di età, ieri la dottoressa Wilma Buccio, medico di base che operava su Storo e frazioni, nonché su Bondone e Baitoni, ha lasciato il servizio. Ora i suoi 1200 mutuati dovranno scegliere un altro medico interinale in quanto il sostituto sarà nominato entro giugno. La dottoressa Buccio è considerata un medico “vecchia maniera”, ossia quei professionisti che sanno andare ben oltre i soliti ricettari. Nelle emergenze era assai preparata, formata della buona scuola sia del pronto soccorso dell’ospedale, nei cui ambulatori provinciali (siamo nel 1989) aveva lavorare, sia al 118 di Trento e successivamente alle Case di riposo di Condino e Storo.

«Ai miei assistiti - dice la dottoressa - avevo fatto anzitempo presente la situazione quando altre soluzioni sembravano imminenti. Ora sono dispiaciuta che non abbiamo da subito un sostituto al quale fare riferimento». In attesa di graduatorie nel corso di questi 60 giorni i disagi tra quei pazienti sono destinati a perdurare se non ad aumentare.

«Noi di Bondone - dicono i coniugi Fausto e Milena Valerio gestori del Bar Levada – come altri ora siamo in difficoltà. Con la dottoressa Buccio ci si trovava bene e al momento non sappiamo quale destino ci attende. Già abitare in paesi non centralizzati crea difficoltà, ora che la dottoressa Buccio ci manca la situazione si farà peggiore».

Di identico avviso anche Gianbattista Scaglia di Storo che venerdì mattina era in ambulatorio per l'ultima volta dalla dottoressa Buccio. Nella medesima anticamera altre persone palesano le proprie preoccupazioni. «Si parlava che a sostituire la dottoressa Buccio fosse il dottor Antolini junior di Condino, ma adesso non se ne parla più» è quanto dicono. Altri invece ricordano: «Sono oramai lontani i tempi in cui da queste parti (anni 60) c’erano medici chirurgici in grado di praticare 24 ore su 24 gestione di parti, ingessature, punti di sutura come Mario Piffer a Pieve di Bono, Giuseppe Goglio a Condino e Gino Rossi a Storo».













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