Storo, entro un anno il Comune dismetterà le quote in Geas

Storo. Seduta lampo giovedì sera per il consiglio comunale di Storo. Una riunione durata poco meno di 20 minuti che ha però dato luogo a numerosi spunti di interesse.Il consiglio si è aperto con un'in...



Storo. Seduta lampo giovedì sera per il consiglio comunale di Storo. Una riunione durata poco meno di 20 minuti che ha però dato luogo a numerosi spunti di interesse.

Il consiglio si è aperto con un'interrogazione a risposta immediata dei gruppi "Fare" e "Crescere Insieme", che chiedevano come mai il Comune di Storo fosse uscito dalla convenzione col Bim del Chiese per la gestione informatica senza sottoporre la decisione al Consiglio comunale. Per il sindaco Turinelli: «A seguito di una serie di inadempienze da parte del Bim, i Comuni della nostra gestione associata (Storo, Bondone e Castel Condino ndr) hanno ritenuto di esercitare il diritto di recesso dalla convenzione per la transizione digitale e per il servizio informatico. L'ente capofila (il Bim del Chiese ndr) non ha assicurato la condivisione delle risorse umane relativamente al servizio informatico confermando in tantissime occasioni di non essere in grado di provvedervi, costringendo così le amministrazioni comunali a recedere come reazione al grave inadempimento così verificatosi. Non si tratta di un recesso convenzionale ma di un recesso da inadempimento e come tale non era necessario passare dal consiglio». Sull'argomento la minoranza ha ritenuto di non replicare ulteriormente.

Si è poi passati a discutere delle scelte riguardanti le partecipate comunali Giudicarie Gas e Geas. La prima è stata mantenuta mentre per la seconda ci si avvia alla dismissione delle quote in virtù della perdita da oltre 200 mila euro dell'ultimo esercizio di Geas e l'oggetto sociale della società sovrapponibile a quello di EscoBim. L'alienazione delle quote dovrà avvenire entro un anno.

Infine la modifica degli indirizzi sui costi di funzionamento di EscoBim, la cui valutazione sarà rimandata di 2 anni invece di scadere nel 2019. A tal riguardo il sindaco Turinelli ha dichiarato:«Nel complesso la società è sana ma il costo del personale così com'è non va assolutamente bene. Bisogna capire se su un parametro di 5 anni invece che di 3 si otterrà una stabilizzazione delle attività. Così non fosse si renderà necessario intervenire». S.M.















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