Sclemo, nuovi servizi nel negozio coop 

Affollata assemblea nella sala comunale per garantire la permanenza del punto vendita


di Graziano Riccadonna


SCLEMO . La sala comunale piena di gente di Sclemo (Stenico) e dintorni segnala l’adesione compatta alla richiesta di tenere aperta la Famiglia cooperativa del paese, posta in piazza Corpi Franchi, l’episodio del 1848 che ha reso famoso Sclemo. La situazione rischiava di degenerare e portare alla chiusura definitiva della cooperativa di Sclemo (144 abitanti), della Brenta Paganella. A meno che con una impennata d’orgoglio la popolazione non collaborasse attivamente alla sua rinascita. Come è stato richiesto espressamente facendo assumere alla coop altre funzioni di servizio. È quanto successo l’altra sera a Sclemo, all’assemblea indetta dal Comune per dibattere la delicata questione della sopravvivenza, presenti la sindaco Monica Mattevi e il consigliere provinciale proponente l’odg sui negozi di montagna Mario Tonina. La sindaco spiega gli antefatti circa la possibilità di garantire col punto vendita servizi aggiuntivi solo se a livello europeo avessero cambiato la normativa. Normativa che è stata modificata e dà la possibilità di contributi a fronte dell’implementazione di Servizi di Interesse Economico Generale (Sieg): «Di fronte a questo bivio avevamo due possibilità o assistere alla lenta agonia del punto vendita di Sclemo o accettare la sfida e provare a garantire servizi aggiuntivi». La sindaco spiega poi quali potrebbero essere i servizi da garantire attraverso il punto vendita come sportello tributi nel momento di fatturazione del tributo Imis, acqua e tassa rifiuti dato che a causa della gestione associata il servizio tributi è solo a Fiavè, 13 chilometri da Sclemo. Il presidente della coop Brenta Paganella Ivo Cornella e il direttore Nerio Donini illustrano la situazione del negozio, seguiti dalla vicepresidente Paola Dalsasso che presenta il protocollo tra la Ftc e il Consorzio dei Comuni Trentini.

Il consigliere Tonina spiega le motivazioni per diversi atti politici a partire dal 2014, che hanno contribuito a realizzare questa opportunità per i negozi dei centri periferici: «Negozi come quelli di Sclemo contribuiscono a garantire un servizio alla comunità e ciò emerge con ancora maggiore chiarezza se si considera che la popolazione delle nostre valli è sempre più anziana e con limitate possibilità di movimento, soprattutto nel corso della stagione invernale; questi negozi sono un presidio che scongiura lo spopolamento dei nostri paesi». La popolazione ha partecipato attivamente e si è parlato di ulteriori servizi quali ricariche telefoniche, valori bollati, bollo auto, stampa di referti medici e/o prenotazioni visite, servizio farmaci, bancomat, servizio 730 e red, servizio punto raccolta corriere: «Serata molto positiva - conclude la sindaco -. Questi punti vendita rappresentano un presidio e uno strumento di servizio alla comunità anche momento di relazione sociale e proprio per questo sarà nostra cura verificare quali ulteriori servizi far partire con la volontà di rispondere ai bisogni di questa comunità».













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