Rurale Pinzolo, solo 2 no alla Cassa Centrale Banca 

Poche voci contrarie tra i 506 soci presenti all’assemblea straordinaria Il presidente Simoni: «Penseremo sempre al territorio e al sostegno dei clienti» 


di Walter Facchinelli


PINZOLO. I 506 soci di Cassa Rurale Pinzolo presenti nel PalaDolomiti hanno sancito, con soli due voti contrari, l’adesione al nuovo Gruppo Bancario Cooperativo “Cassa Centrale Banca”.

Nella parte ordinaria dell’assemblea hanno modificato il regolamento assembleare e in quella straordinaria hanno modificato lo Statuto sociale e dato delega al consiglio di amministrazione di aumentare il capitale sociale.

L’assemblea è iniziata con l’accorato saluto e ricordo di Marzia Maturi, la giovane donna dipendente di Cassa Rurale, scomparsa improvvisamente a 42 anni il 17 agosto scorso.

L’assemblea è entrata nel vivo col presidente Roberto Simoni, affiancato dal direttore Gianfranco Salvaterra, dal presidente del Collegio sindacale Fausto Leone Aldrighetti e dal notaio Raffaele Greco di Pinzolo. Simoni ha ben gestito l’incontro presentando i passi fondamentali che hanno formalizzato l’appartenenza, dal primo gennaio 2019, di Cassa Rurale Pinzolo al Gruppo Bancario Cooperativo Italiano “Cassa Centrale Banca”. L’assemblea ha quindi votato le modifiche statutarie che formalizzano l’appartenenza a Cassa Centrale Banca e regolamentari che disciplinano le assemblee ordinaria e straordinaria e l’elezione delle cariche sociali. Roberto Simoni ha dettagliato le tappe della scelta caldeggiata dal Consiglio, iniziata nel 2015 col Meeting di Bologna, seguito nel 2016 da quello di Verona «dove si è raccolta la sfida di realizzare un Gruppo Bancario cooperativo innovativo». Proseguito con la massiccia adesione al progetto e l’avvio del consolidamento della società nel 2017 a Milano «dove Cassa Rurale Pinzolo ha versato 2 milioni del miliardo di euro richiesto per la nascita del Gruppo Bancario». Operazione che si è conclusa col meeting di Bari e col riconoscimento di Banca d’Italia a Cassa Centrale Banca.

Il presidente Simoni ha sottolineato la «solidità, sicurezza, modernità e ruolo importante nel mercato bancario nazionale» della Capogruppo, unite a maggiori opportunità di sviluppo per i soci per «sinergie di scala, nuove opportunità, operatività bancaria completa e adeguata, in grado di generare ricchezza e valore per il territorio di Rurale di Pinzolo». Roberto Simoni ha chiosato «insieme costruiremo il futuro» perché «in tutti i passaggi di nascita, formazione e consolidamento della Capogruppo «Cassa Rurale Pinzolo è sempre stata presente».

Il nuovo e strategico Gruppo Bancario «porta un’uniformità di gestione dei crediti, maggiori controlli e attenzione alla parte finanziaria». Cassa Centrale Banca è l’ottavo gruppo bancario italiano «con cuore e mente a Trento, il 30% in mano alla Casse Rurali. Vi abbiamo investito 44,3 miliardi di euro, un totale dell’attivo di 72,7 miliardi di euro e un patrimonio netto di 6,7 miliardi di euro, ha 10.982 dipendenti e 1,518 filiali». Con le modifiche assembleari votate dai soci, Cassa Centrale Banca si affianca a loro come socio finanziatore a tutela dei risparmi e, in caso di crisi finanziaria ne nomina la governance. Su questo tema il presidente Simoni ha rassicurato i soci affermando «la nostra è una Cassa Rurale solida e il “Cet1” al 20% ci posiziona al top degli Istituti di credito trentini». Favorevole alle scelte intraprese Luigi Olivieri, che ha sottolineato «l’aggregazione mettere al riparo i risparmiatori».

Fuori dal coro Lucio Binelli e Paolo Lorenzetti. Il presidente Roberto Simoni ha affermato «l’adesione al nuovo gruppo bancario non ci fa sparire, saremo sempre qui e continueremo il nostro ruolo fondamentale di sviluppo e presidio del territorio, a sostegno di soci e clienti».













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