Ponte Arche, entro l’anno si trasferisce la biblioteca 

Ricavata nel complesso dell’ex Masera è pronta ad ospitare libri e servizi Sulle facciate si alternano lastre di rame brunito e grandi vetrate


di Graziano Riccadonna


PONTE ARCHE. È pronta al trasloco nella nuova sede di via Battisti la biblioteca di valle delle Giudicarie Esteriori, ora ospitata al pianoterra del municipio di Ponte Arche. Quasi sicuramente questo avverrà entro la fine di quest’anno, per dare un segnale forte di discontinuità.

Attualmente sono in atto le procedure per spostarla, come riferisce il direttore della biblioteca Aldo Collizzolli. Va ricordato che ha compiuto da poco i 30 anni: infatti era stata inaugurata il 17 ottobre 1987, essendo inizialmente ospitata per un decennio nei locali ex palestra delle scuole medie “Giovanni Prati”, in seguito trasferita in spazi più visibili, quelli attuali a pianoterra del municipio di Comano Terme, in Ponte Arche.

Dell’appuntamento è sicuro il sindaco di Comano Terme, Fabio Zambotti: “L’inaugurazione entro l’anno in corso è una cosa sicura, su cui stanno lavorando gli addetti allo spostamento e i nostri uffici col direttore lavori. E’ un traguardo importante, vogliamo tagliarlo con gli auguri dell’anno che sta tramontando!”

La nuova biblioteca di Ponte Arche si sposterà in adiacenza a “la Masera”, un edificio degli anni 30 un tempo destinato a essiccatoio del tabacco, che verrà riconvertito a residenza e spazi commerciali. Secondo il progetto dell’arch. Marco Muscogiuri di Alterstudio Partners di Milano, la nuova biblioteca avrà una propria forte identità e visibilità, in grado di misurarsi con la volumetria imponente della Masera, giustapponendosi ad essa con una evidente autonomia architettonica.

La biblioteca si compone di varie sezioni, saggistica, musica, spettacolo, area ragazzi, area presentazioni libri. La sala studio per studenti è al piano seminterrato, al primo piano la sezione bambini e ragazzi.

“La flessibilità è la norma principale – afferma il progettista, docente al Politecnico di Milano – Bisogna che ogni attività si compenetri con le altre, le vada in certo qual modo a completare, senza naturalmente invaderne il terreno o creare promiscuità...”

Moderna ma legata alla tradizione, in quanto cerca di realizzare una composizione architettonica complessiva coerente, con linguaggio contemporaneo inserito nella tipologia tradizionale della copertura a doppia falda. “A tal fine il volume edilizio è rivestito in doghe orizzontali di rame brunito, che ricopre interamente facciate e copertura senza soluzione di continuità, alternando grandi vetrate trasparenti ad ampie campiture piene, e conferendo uniformità materica e geometrica al fabbricato.”

L’edificio si articola su tre piani, superficie utile 550 metri quadri, con l’ingresso dal piano intermedio, in continuità con la piazza e a 4 metri rispetto al livello della strada. A questo piano si troveranno i servizi a più forte impatto di pubblico, orientamento, informazione generale, presentazione di novità editoriali e documenti legati all’attualità, nonché una parte della saggistica di maggiore interesse. Questo piano si affaccia sul piano sottostante mediante un vuoto a tutt’altezza lasciato all’estremità dell’edificio, dove si trova l’ascensore vetrato.













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