Obbligo di pulizia camini e controlli a campione 

Storo, le operazioni dovranno essere registrate su un apposito modulo Butchiewietz: «Duplice scopo: ridurre i gas nocivi e prevenire il rischio di incendi»


di Stefano Marini


STORO. Da quest'anno a Storo la pulizia dei camini diventa obbligatoria e le operazioni effettuate dovranno essere registrate su un apposito modulo disponibile in municipio e nel sito internet comunale.

Il nuovo regolamento è stato approvato il 16 luglio scorso dal consiglio comunale storese ma le ragioni che hanno indotto ad introdurlo vengono da lontano, e più precisamente dalla constatazione della cattiva qualità dell'aria che si respira a Storo nei mesi invernali, quando la particolare collocazione del paese, il gioco dei venti e l'escursione termica portano il fumo delle stufe a legna ad allignare basso sulle abitazioni degli storesi, che finiscono col respirarselo a pieni polmoni. Come rilevato dall'Agenzia Provinciale per l'Ambiente (Appa) di Trento in una rilevazione di qualche anno fa, per certi aspetti durante la stagione fredda la qualità dell'aria a Storo è comparabile a quella presente all'uscita di un'autostrada. Uno degli elementi che influisce in maniera pesante sulla nocività dei fumi e sulla presenza al loro interno di sostanze pericolose è la scarsa pulizia delle canne fumarie. Da qui la necessità di disciplinare meglio le operazioni per la loro pulizia.

«Il regolamento per la pulizia dei camini e delle canne fumarie del Comune di Storo è frutto di un percorso condiviso con una molteplicità di soggetti - spiega l'assessore all'ambiente Luca Butchiewietz - dalle minoranze comunali, alle associazioni degli spazzacamini, passando per Appa e vigili del fuoco volontari. Il documento è stato redatto in modo da essere snello e comprensibile per tutti. Al momento esso è disponibile sul sito del Comune ma sarà inserito come allegato anche nel nuovo numero del bollettino comunale. Regolamenti simili sono già presenti in molti Comuni del Trentino. A Storo si è reso necessario adottarlo a causa della scarsa qualità dell'aria causata dalla combustione di biomassa, come evidenziato dalle analisi svolte dall'Appa fra il 2013 e il 2014 con particolare enfasi sui livelli di benzoapirene».

Butchiewietz aggiunge dettagli sul funzionamento pratico delle nuove regole: «Il regolamento si prefigge un duplice scopo. Ridurre il rilascio di gas nocivi e prevenire anche il rischio di incendi delle canne fumarie. La pulizia dei camini diventa obbligatoria almeno una volta all'anno e comunque ogni 40 quintali di legna bruciati. Le operazioni possono essere svolte o in autonomia o tramite un professionista. Una volta effettuate, esse dovranno essere verificabili e quindi andranno riportate sull'apposito registro di pulizia camini disponibile in municipio oppure sul sito internet del Comune. Il regolamento dovrà trovare applicazione reale, pertanto sono previsti controlli a campione rispetto all'effettiva pulizia delle canne fumarie effettuati dalla polizia municipale di valle e corredati da sanzioni per chi non vi si adeguerà».

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