Nella “guerra” di critiche lo chef pagherà Raspelli 

Bondone, la seconda sezione della Corte d’appello di Milano ha respinto le richieste di Walter Valerio. Pagherà al critico circa diecimila euro di spese



BONDONE. Con sentenza del 10 aprile la seconda sezione della Corte di appello civile di Milano ha respinto l'appello presentato dallo chef trentino Walter Valerio nell'ambito del processo civile che lo vedeva opposto al critico gastronomico Edoardo Raspelli, dal quale Valerio voleva essere rimborsato per alcuni giudizi negativi espressi sulla sua cucina. Lo chef dovrà pagare i 3/4 delle spese processuali, circa 10 mila euro in tutto.

La vicenda, per quanto convulsa, è nota: nel 2008 Raspelli aveva espresso un giudizio molto negativo riguardo alla cucina del ristorante "Girelli, Walter Valerio" a Barghe (BS). Per tutta risposta lo chef era apparso a "Striscia la Notizia" dichiarando che la critica ricevuta era del tutto infondata poiché Raspelli non si era mai recato nel suo nuovo locale. Il critico non l'aveva presa bene e aveva sporto querela per diffamazione contro lo chef. Inoltre aveva anche "reclamizzato" la propria decisione sul settimanale "Di Tutto". Raspelli chiedeva un risarcimento milionario per il danno che asseriva di aver subito. Nel 2014 però il giudice penale gli diede torto, assolvendo Valerio. Tutto chiuso? Nient'affatto. Forte della sentenza che lo aveva proclamato innocente Valerio fece a sua volta causa, questa volta in sede civile, a Raspelli, chiedendo di essere rimborsato dei danni patrimoniali (poco più di 3 mila euro) e non patrimoniali scaturiti dai giudizi del critico nei suoi confronti e poi rivelatisi infondati. Mal glie ne incolse, perché il giudice di primo grado ritenne che Raspelli avesse esercitato il proprio legittimo diritto di critica, condannando quindi Valerio a pagare le spese processuali. Sentenza, come detto, confermata anche in appello il 10 aprile scorso, sebbene con riduzione del pagamento ai 3/4 delle spese processuali. (s.m.)













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