Manca poco per la centrale a biomassa 

Valdaone, l’opera è costata più di 4 milioni. Si lavora per completare gli allacciamenti con le strutture



VALDAONE. A Valdaone fervono i lavori della centrale a biomassa che andrà a riscaldare gli edifici pubblici del Comune. La struttura che ospiterà i macchinari pare quasi ultimata e si lavora per completare gli allacciamenti con le strutture.

L’operazione presenta costi importanti. Si parla di 4 milioni e 45.551 euro suddivisi fra lavori veri e propri (3 milioni 915 mila euro) e oneri di sicurezza (129 mila euro), cui va sommata una variante (più di 288 mila euro). Nel complesso la somma fra i lavori e le somme a disposizione è pari al costo di costruzione dell'impianto previsto dalla convenzione fra il committente E.s.co. Bim e Comuni del Chiese spa e gli ex Comuni di Daone Bersone e Praso, cioè di quasi cinque milioni di euro. Per quanto riguarda l'impianto di teleriscaldamento vero e proprio la progettazione esecutiva è stata affidata ad "Interstudio Ingegneri Associati", con direttore lavori l'ingegner Walter Paoli, mentre i lavori sono affidati all’impresa Green Scavi di Vallelaghi.

Secondo la sindaco di Valdaone, Ketty Pellizzari ormai ci siamo quasi: «Per quanto riguarda il nostro Comune - specifica Pellizzari - i lavori verranno portati a termine entro il tardo autunno. Ciò comprenderà la messa in opera della centrale a biomassa e il completamento della rete di Valdaone, inclusi sottoservizi come l’acquedotto e parte dell’impianto di illuminazione per i quali abbiamo stanziato 1 milione e 200 mila euro. A cose fatte riteniamo che il vantaggio in termini di ottimizzazione della gestione calore degli edifici pubblici sarà tangibile. Una volta chiuso il cantiere stiamo già valutando come riuscire ad allacciare i privati alla nuova rete di teleriscaldamento, cosa che consentirebbe all’impianto di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Personalmente sono ottimista, perché i lavori sono ormai in dirittura d'arrivo». (s.m.)













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