Lara Gelmini è la vicepresidente del Bim 

Nominata all’unanimità dai delegati del Chiese: è la prima donna ad essere investita di questa carica


di Stefano Marini


STORO. Lara Gelmini è la nuova vicepresidente del Bim del Chiese. A eleggerla, venerdì sera, l'assemblea dei delegati del consorzio esprimendosi all'unanimità. È la prima donna a rivestire questa carica dal 1955, anno di fondazione del Bim.

«Sono contenta che un ruolo di prestigio come è la vicepresidenza del Bim sia stato assegnato ancora a Storo - dichiara la nuova vicepresidente - la cosa non era scontata visto l'avvicendamento in corsa nei nostri delegati. Per quanto mi riguarda, spero di meritare la fiducia espressa nei miei confronti sia dal sindaco Turinelli, che mi ha investito della delega per rappresentare il mio Comune, che anche da parte dei colleghi delegati che ieri sera mi hanno eletto alla vicepresidenza, un ruolo del quale cercherò di essere sempre all'altezza. Quanto ai progetti, credo sarebbe prematuro e forse anche un po' presuntuoso lanciarmi ora in proclami su quello che penso di fare. Parto con l'idea di svolgere il mio nuovo incarico nello stesso modo con cui ho portato avanti il mio impegno da consigliere comunale».

Con Lara Gelmini alla vicepresidenza del Bim del Chiese trova assestamento l'organigramma interno alla struttura sovracomunale, incrinatosi a seguito delle dimissioni presentate dall'ex delegato di Storo ed ex vicepresidente Luca Mezzi lo scorso 17 dicembre.

La vicepresidenza del Bim non è solo un ruolo prestigioso, ma occupa senza dubbio un grande rilievo all'interno del consorzio, che rappresenta a sua volta uno dei motori economici principali della valle del Chiese, con un bilancio che per il triennio 2017-2019 ad esempio prevede spese per circa 65 milioni di euro. Un motivo in più per cui il sindaco di Storo Luca Turinelli possa dirsi molto soddisfatto per la nomina della sua delegata alla vicepresidenza dell'ente.

«Faccio i complimenti a Lara per la sua elezione - afferma Turinelli - sono contento ci sia stata l'unanimità a dimostrazione che c'è unità decisionale a livello di valle. Auguri a lei e al resto dell'assemblea per il prosieguo del mandato. Dobbiamo ragionare sempre più sul territorio come fosse un'entità unica, pur nel rispetto delle specifiche esigenze di tutti. Le politiche generali devono avere un'ambizione e una dimensione di valle, in modo da ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche evitando doppioni e dando a ciascuno il modo per sviluppare al meglio le proprie peculiarità».













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