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I sindaci contro Bugoloni «Provincia? In sintonia»

TERME DI COMANO. Non ci sta l’assemblea consorziale Terme di Comano, formata dai 5 sindaci d’ambito, alla contestazione sollevata da Beniamino Bugoloni, il presidente del Consiglio d’amministrazione...



TERME DI COMANO. Non ci sta l’assemblea consorziale Terme di Comano, formata dai 5 sindaci d’ambito, alla contestazione sollevata da Beniamino Bugoloni, il presidente del Consiglio d’amministrazione dimissionario. Nella giornata dell’altro ieri Bugoloni aveva mandato una dura nota di contestazione verso i sindaci e la Provincia circa una serie di inadempienze verso le previsioni a Comano. Per questo replicano il giorno dopo le dimissioni i sindaci Alberto Iori, Albino Dellaidotti, Monica Mattevi, Angelo Zambotti, Fabio Zambotti, a dimostrazione del perfetto accordo. Naturalmente la scelta di Bugoloni non viene criticata, anzi si ritiene doveroso ringraziarlo per il prezioso lavoro svolto in questo biennio. «Il quotidiano impegno dedicato all’Azienda e lo stretto rapporto di fiducia e collaborazione instaurato con il personale ha permesso di avviare numerosi progetti sia per ciò che concerne la riorganizzazione aziendale che per l’avvio dei lavori di realizzazione del Piano di investimenti», dichiarano i sindaci, ricordando peraltro come il mandato del Presidente sarebbe scaduto a breve, cosa già nota fin dal gennaio 2016 quando si era ipotizzato un solo anno di presidenza. I componenti dell’Assemblea evidenziano che non è mai mancata la fiducia nei confronti del presidente Cda; in particolar modo il presidente dell’asemblea Iori ha lavorato fianco a fianco con Bugoloni durante il suo mandato e lo ringrazia per la costruttiva collaborazione in questi 2 anni.

Quanto alla querelle sulla modifica del Piano di investimenti termali, la posizione dell’assemblea termale è chiara: «L’Actc ha lavorato e sta lavorando alla revisione degli obiettivi strategici del Piano di investimenti. A conferma di ciò la stretta collaborazione con l’Osservatorio del paesaggio trentino della Provincia che ha permesso di delineare le scelte paesaggistico-architettoniche più adeguate allo sviluppo delle Terme. I componenti dell’Assemblea avevano concordato che, poiché si rendeva necessario rivedere l’Accordo di programma, la prima estensione dello stesso sarebbe stata realizzata a cura dell’Azienda termale. Solo in seguito il Servizio Turismo avrebbe redatto il testo definitivo di delibera per Comuni e Provincia».

Ultima querelle, gli enti territoriali coinvolti nella gestione termale, quali l’Apt: «Si sottolinea che c’è massima collaborazione e unità di intenti. L’assemblea alla luce dei recenti avvenimenti, ci tiene a sottolineare che quanto avviato fino ad ora continuerà ad essere portato avanti con il massimo impegno ed attenzione. Il Cda prosegue nelle proprie attività e al contempo i Sindaci si sono immediatamente attivati per individuare una soluzione adeguata sia per gli impegni previsti che le attività per l’imminente avvio della stagione estiva».

Ultima questione, infine, i rapporti con la Provincia: «I sindaci ci tengono a sottolineare che c’è e c’è sempre stata massima sintonia con la Provincia, sia con l’assessore Dallapiccola che con il Servizio turismo». (g.ri.)

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