storo - la storia 

Gatto senza padroni adottato dalla piazza

STORO. Da un paio di anni un gattino, con la pelliccia bianconera, girovaga lungo piazza Unità d'Italia. È in forma, miagola, si sfregola sulle gambe e viene “adottato” a turno dai residenti della...



STORO. Da un paio di anni un gattino, con la pelliccia bianconera, girovaga lungo piazza Unità d'Italia. È in forma, miagola, si sfregola sulle gambe e viene “adottato” a turno dai residenti della zona. Chi per dargli un po’ di latte, chi per dargli la razione di crocchette, chi per dargli solo carezze. Perché non ha più un padrone vero. Ma la gente del posto gli è molto affezionata. La sera soggiorna dalla famiglia Cominotti che gli ha preparato un angolo riscaldato dentro il quale passare la notte. «La gente - racconta Gemma Grassi che gestisce il bar Marenar - lo considera a tutti gli effetti oramai un bene acquisito. Quasi in maniera cronometrica ogni giorno si presenta all'ingresso del bar per ricevere la sua porzione di crostini. Poi si aggira in piazza per rifugiarsi per qualche attimo in altri ingressi». A volte l'animale si addormenta sul cofano delle auto in sosta per prendersi una spera di sole. In estate pisola sulla pedana adiacente il bar, dove i passanti gli dedicano chi uno sguardo chi una carezza. Lui ripaga i passanti dell'attenzione ricevuta facendo le fusa.

L'animale è pulito e non crea alcun disturbo, anzi viene accolto con favore da tutto il vicinato. «Si presenta sulla mia porta di casa per poi andarsene quasi senza voler disturbare», aggiunge Lina Grassi.

Sulla storia del gattino si sa che è stato abbandonato da una famiglia di nord africani che viveva da queste parti e che al momento di andarsene lo ha scaricato in strada. Da allora l'animale domestico fa buona compagnia a tutto il vicinato. Ancora Gemma Grassi. «Un giorno o l'altro farò presente della situazione a chi di dovere, considerato che la rappresentante istituzionale più alla mano è e resta l'assessora Ersilia Ghezzi che sa ascoltare e recepire le istanze della gente. Noi della piazza non chiediamo rimborsi o riconoscimenti, ma è giusto che si sappia che c’è qualcuno che abbandona gli animali».

Della stessa idea è Luciano Pasi che nella medesima piazza gestisce il bar al Raolt. «Il gatto non dà alcun fastidio, anzi è benvoluto da tutti anche se non ha padroni ma tanti amici». (a.p.)















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