Carabine e fucili alla “Prova di Tiro” a malga Ringia

Pieve di bono e prezzo. Domani e domenica il gruppo “Tiratori delle Giudicarie”, in collaborazione con le Asuc del posto e della sezione cacciatori e Comune di Pieve di Bono nonché del Gruppo...



Pieve di bono e prezzo. Domani e domenica il gruppo “Tiratori delle Giudicarie”, in collaborazione con le Asuc del posto e della sezione cacciatori e Comune di Pieve di Bono nonché del Gruppo Culturale e Teatrale di Por, daranno vita alla tradizionale “Prova di Tiro” a malga Ringia a monte di Por in prossimità del Cariola.

Si sparerà su sagome di capriolo valutando i migliori 4 a partire dalle ore 7 alle 12 e dalle 14 alle 18, salvo domenica che si chiuderà mezz’ora prima onde poi dar corso alle premiazioni. I partecipanti arriveranno da più circondari, compresa la vicina Valsabbia considerato poi che allo stesso campo da tiro è possibile, prenotando almeno due ore prima, consumare un pranzo casereccio.

Saranno ammesse tutte le carabine da caccia con serbatoio che contenga rigorosamente almeno una cartuccia, mentre il peso dell'arma dovrà rientrare nei 5,3 chilogrammi, canna in volata 0 17 e 0 19 millimetri per i calibri magnum, ottiche max 12 ingrandimenti e illimitati per 500 metri. Per la categoria basculanti – dicono gli stessi organizzatori - sono ammessi tutti i fucili con sistema basculante di qualsiasi calibro con bossolo non inferiore a 40 millimetri, peso non superiore ai 5 chilogrammi, ottiche a 12 ingrandimenti e limitati per 500 milimetri. A.P.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»