val di fiemme 

Un tesoretto per l’Avisio dalla diga di Stramentizzo

MOLINA. Una bella notizia per le amministrazioni comunali della val di Fiemme e della val di Cembra (compreso Lavis e Trento) che ora avranno finalmente a disposizione 28 milioni e 766 mila euro...


di Luciano Chinetti


MOLINA. Una bella notizia per le amministrazioni comunali della val di Fiemme e della val di Cembra (compreso Lavis e Trento) che ora avranno finalmente a disposizione 28 milioni e 766 mila euro derivanti dagli arretrati dello Stato dal 2013 al 2020 per il sovracanone per il bacino artificiale di Stramentizzo.

Dopo anni di diatribe e anche di battaglie legali la provincia di Trento è finalmente riuscita a trovare un accordo con la provincia di Bolzano per la ripartizione dei sovracanoni idroelettrici nella misura di due terzi a Trento e un terzo a Bolzano. Si è risolto anche definitivamente il contenzioso con lo Stato per gli arretrati che doveva versare alle due province autonome. E l’altra sera nella sala Tisti della Casa sociale a Molina, gremita di cittadini e di amministratori delle due vallate dell’Avisio, è stato presentato ufficialmente il “Progetto per l’Avisio”, frutto del protocollo d’intesa tra la Provincia e i comuni rivieraschi da Predazzo a Lavis. A illustrarne i contenuti dell’importante progetto di riqualificazione ambientale è stato lo stesso assessore provinciale alle infrasrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi, insieme ai presidenti delle due comunità di valle Giovanni Zanon per Fiemme, Simone Santuari per Cembra, al sindaco di Castello-Molina Marco Larger (coordinatore del tavolo di lavoro) e all’assessore Franco Castellan di Lavis, anche in rappresentanza di Trento. La serata è stata preceduta da alcune immagini tratte del documentario sull’abbandono del picccolo paese di Stramentizzo, nel maggio del 1955 con il commento di due dei protagonisti dell’esodo, la maestra Rita Pernbrunner e il figlio, l’ex sindaco Adriano Bazzanella.

«Qui non si tratta di una spartizione di fondi – ha sottolineato Gilmozzi in apertura – ma dell’avvio di un progetto per riqualificare e unire due valli per le sfide future». Il comune di Castello-Molina , che insieme a Capriana è quello che ha avuto il maggiore disagio dall’invaso, riceverà la somma di 10 milioni 951 mila 423 euro, Lavis poco più di 1 milione di euro, la valle di Cembra 14 milioni e 130 mila, la valle di Fiemme 1 milione 259 mila euro, la Provincia 1 milione 372 mila euro.

Fra i progetti di riqualificazione della valle di Fiemme è stata inserita la pista ciclabile da Cavalese a Predazzo (costo 2 milioni e 600 mila euro). Ma anche la valle di Cembra punterà sulla ciclabile, sulla valorizzazione dei sentieri e percorsi tematici e culturali (uno dei progetti prevede il collegamento tra Maso Franch e le Piramidi), ma anche sul potenziamento dell’approvvigionamento idrico per l’agricoltura pescando l’acqua dall’altopiano di Piné, ma anche dal subalveo del torrente. Tutti i progetti per l’Avisio, come è stato riferito dagli oratori, partiranno nei prossimi giorni e dovranno concludersi entro il 2023.













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