«Serve un piazzale ospitale»: Felicetti boccia i lavori

Predazzo. I lavori al piazzale delle scuole elementari di Predazzo iniziati da qualche settimana, hanno sollevato le perplessità di Marco Felicetti, dirigente della Rosa Bianca e già assessore...



Predazzo. I lavori al piazzale delle scuole elementari di Predazzo iniziati da qualche settimana, hanno sollevato le perplessità di Marco Felicetti, dirigente della Rosa Bianca e già assessore comunale alla cultura e istruzione dal 1995 al 2004.

«Quando 70 anni fa Ettore Sottsass progettò l’edificio a pianta modernista destinato ad ospitare la scuola elementare di Predazzo – scrive in una nota - era animato dall’idea di donare ai bambini del paese un’isola protetta connotata da spazi vitali ampi e luminosi, da un leggero porticato che desse protezione dalle intemperie e che richiamasse quello perimetrale, posto a guisa di barriera protettiva. L’ampio cortile provvisto di campo per le attività motorie, alberature, orto didattico e tant’altro, interpretava una moderna concezione pedagogica, sviluppando sull’esterno un luogo di apprendimento e socializzazione nel quale, generazioni di ragazzi hanno trascorso alcuni dei momenti più lieti della propria infanzia. L’idea ispiratrice di Sottsass era quella di realizzare non solo una scuola, ma una cittadella dei ragazzi, posta nella via di maggior pregio del paese alla quale l’architetto aveva contribuito con la realizzazione dei suoi principali edifici».

Dopo aver stigmatizzato il fatto di aver assistito alla movimentazione di mezzi pesanti nel piazzale con la presenza dei ragazzi, (un errore che non doveva accadere, si è scusato l’assessore Aderenti) Felicetti sottolinea che “nel corso del tempo la cittadella dei ragazzi ha progressivamente perso alcuni dei suoi quartieri, la parte prospicente il corso che un tempo ospitava lo spazio per le adunate e l’asta delle bandiera, da decenni è stata destinata a parcheggio, lo stesso destino ha avuto l’area rivolta su via Minghetti, nella quale il parcheggio realizzato trovava almeno la giustificazione di essere formalmente asservito al personale. Quanto residua del piazzale poi, è stato nobilitato quale comodo rimessaggio stagionale per le auto dei turisti. «D’altronde - commenta ironicamente Felicetti - alle nuove generazioni cosa serve un cortile ospitale, con piante, aiuole e giochi, quando la tecnologia è in grado di offrire suadenti alternative. Quale spreco potrebbe risultare uno spazio centrale al paese da destinarsi a verde, a luogo di aggregazione, a proscenio che valorizzi lo splendido edificio del Sottsass, magari coinvolgendo i bambini nella sua progettazione come in tante altre realtà si è proceduto a fare. Così non è stato, il piazzale resterà un’area a parcheggio, utilizzata temporaneamente dagli studenti per transitarvi e svolgervi la ricreazione, in un edificio mestamente assediato dalle automobili. Mi resta in ogni modo la convinzione – conclude la nota del dirigente - che ben poca sensibilità vi sia da parte di coloro che hanno impiantano un “cantiere natalizio” (rimosso proprio in coincidenza con le vacanze per far posto alle macchine n.d.r.) sotto le finestre della scuola rendendo precaria l’attività didattica, il benessere se non addirittura l’incolumità dei nostri bambini, e confinandone le attività all’aperto, didattiche o ricreative, a spazi angusti».

«Resta almeno l’auspicio che il piazzale possa tornare disponibile - conclude -, se non come deposito per la neve, almeno per garantire il parcheggio ai nostri ospiti estivi, come previsto da capitolato. In fondo, come premesso, è sempre una questione di priorità». F.M.















Scuola & Ricerca

In primo piano