Punto nascita di Cavalese «I lavori vanno spediti» 

Incontro chiarificatore chiesto dal presidente Zanon al sottosegretario Fugatti con l’assessore Zeni e Bordon: «Rassicurazioni sulla struttura e sul personale»



CAVALESE. Un mattone alla volta, il cantiere che porta alla riapertura del punto nascite all’interno dell’ospedale di Cavalese procede veloce. Il 7 agosto, l’Azienda provinciale ha inviato una lettera al Ministero della salute e al ministro Grillo con l’aggiornamento sullo stato dei lavori della seconda sala parto e sulla disponibilità “H24” del personale sanitario. Proprio per ottenere il via libera alla riapertura da Roma, «dal primo ottobre». Ieri, nella sala consiliare del Municipio di Cavalese, con il Sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti, è stato fatto il punto dello stato dell’arte. Assieme a Luca Zeni, assessore provinciale, e Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda sanitaria. Incontro richiesto da Giovanni Zanon, presidente della Comunità di Fiemme, che a sua volta ha coinvolto tutti gli attori di questa sceneggiatura: il collega presidente della val di Cembra, lo scario della Magnifica e i sindaci di Fiemme e Fassa.

Incontro positivo e chiarificatore, è stato definito dalle parti. «Il sottosegretario Fugatti ha confermato che ora ci sarà la valutazione del Comitato nazionale, ha spiegato che modifiche ad eventuali criteri standard sono percorsi lunghi e che esclude che ci siano revisioni rispetto a quanto detto in precedenza - spiega l’assessore provinciale alla salute, Luca Zeni - politicamente, per noi, è un primo punto importante: non cambiano le impostazioni rispetto al passato, anche se il governo è diverso. Sul secondo punto, quello sul protocollo più restrittivo, ci aspettiamo una risposta positiva del Ministero».

Il sottosegretario Fugatti ha ascoltato, preso appunti e ha dato risposte: «L’Azienda sanitaria ci ha dato rassicurazioni su questioni strutturali e sulla presenza del personale - spiega - se saranno confermate in toto il percorso che punta alla riapertura può continuare». Sulla data del primo di ottobre, come quella indicata per l’avvio del punto nascita, però il sottosegretario Fugatti frena: «La data la deciderà la Provincia». «Il protocollo deve essere scritto nel modo corretto, poi il Ministero invierà la sua risposta», taglia corto Fugatti. «Speriamo arrivi in tempi brevi», si augura infine l’assessore Zeni.

E così, dopo l’ennesimo incontro chiarificatore, mentre i lavori procedono alacremente in ospedale, i cittadini ascoltano e aspettano. Agognando una risposta “zuccherosa”, dopo mesi di polemiche e proteste sui social e nelle piazze, per tornare ad avere un ospedale a misura di valle. (n.f.)













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