CAVALESE

L’addio di Fiemme a Gino Misconel 

Per 37 anni presidente delle Funivie del Cermis, rese grande l’impresa di costruzioni di famiglia. Il funerale oggi alle 14.30


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Un personaggio lungimirante e dalle grandi capacità imprenditoriali. Grande commozione per la morte dell’imprenditore Gino Misconel, avvenuta nella sua casa di via Doss de Mezzodì giovedì sera poco prima delle 22 a Cavalese.

Ex presidente delle Funivie del Cermis, in passato uno dei più noti e apprezzati imprenditori della valle, aveva da poco compiuto gli 81 anni. Da 4 anni ormai non si alzava dal letto ed era accudito, fino che è stata in grado di farlo, dalle amorevoli cure della moglie Raffaella.

La notorietà Gino Misconel era legata sia all’azienda di costruzioni, situata a Lago di Tesero, ma soprattutto alle Funivie del Cermis, dove è stato presidente per ben 37 anni, praticamente dall’indomani del primo disastro funiviario del Cermis del 1976.

Gino Misconel è stato un imprenditore che per certi versi ha bruciato un po’ tutte le tappe. Diplomato geometra a 19 anni all’Istituto Pozzo nel 1956 a Trento, ha subito iniziato a rilevare la piccola azienda paterna fondata dal padre Giulio, azienda che in passato si era distinta in alcuni importanti lavori nelle valli di Fiemme e Fassa, con la partecipazione alla costruzione della strada di Costalunga e alla costruzione della caserma della Guardia di Finanza a Predazzo. 

L’azienda Misconel così diventa una Srl, diversifica la propria attività e si fa conoscere e apprezzare per il dinamismo e le peculiarità specifiche in tutta la regione e anche fuori. Gino Misconel viene così nominato delegato dell’Associazione industriali di valle di Confindustria e poi anche nella sezione edile. Nel 2010 la presidente dell’Associazione industriali Ilaria Vescovi ha provveduto a consegnargli la speciale onorificenza per i 50 anni di attività imprenditoriale. 













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