I disturbi alimentari spiegati ai giovani liceali 

Predazzo, il Punto d’ascolto ha coinvolto 7 classi dell’istituto “La Rosa Bianca”  Il 2 giugno è la Giornata mondiale. Veronika Dellantonio presenta il suo libro


di Francesco Morandini


PREDAZZO . Il 18 maggio si è concluso il percorso avviato all'istituto La Rosa Bianca di Cavalese e Predazzo con il Punto d'ascolto Disturbi Alimentari Fiemme e Fassa con il coinvolgimento di 7 classi di prima liceo. Non saranno troppo piccoli, s’erano chieste le volontarie del Centro, mentre il percorso ha confermato invece il diffondersi dei problemi legati ai disturbi alimentari anche fra i giovanissimi. Una delle volontarie del Centro, Veronika Dellantonio di Predazzo, autrice del libro “Verito, anoressia, spiragli di luce” (che sarà presentato il 2 giugno) ha cercato qualche risposta e posto alcune riflessioni su questi temi, con l’intento di far conoscere lo sportello e questa opportunità gratuita che non tutti conoscono, dando voce a tutti coloro che ogni giorno lottano e sostengono chi attraversa questo inferno. «Perché di questo si tratta – afferma Veronika – di malattie che invadono tutto il nucleo famigliare senza lasciar spazio a null'altro». Per questo, sostengono le volontarie del Centro è importante fare luce, ove e come si può, per questo è importante sapere, far conoscere, sensibilizzare e smuovere l'opinione pubblica.

«Una delle domande che ci pongono spesso – afferma Veronika - è "ma si può guarire?" Perché purtroppo si sente parlare solo di Dca quando ormai è troppo tardi e la vita è volata via. L’obiettivo del nostro sportello, invece, è anche e soprattutto quello di testimoniare che si può tornare a vivere, si può guarire e che il diritto alla cura è sacrosanto per tutti. Facciamo sempre presente la possibilità di potersi rivolgere al nostro sportello gratuito come luogo d'accoglienza, d'ascolto svincolato da giudizi, di comprensione e d’indirizzo ai possibili percorsi di cura. Tra questi ricordiamo sempre il Cdca dell'Apss di Trento presso il quale si è seguiti da un'equipe multidisciplinare, trattandosi non solo di malattie che implicano complicanze fisiche ma prima di tutto disturbi legati alla psiche, all'emotività e alla fragilità dell'individuo. Ogni persona ha tempi, modalità e luoghi diversi di cura, ed essenziale si rivela anche la precocità della diagnosi e la qualità dell'intervento di cura».

Il 2 giugno, oltre alla festa della Repubblica, cade anche la Giornata Mondiale per la sensibilizzazione e l'informazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare, un’occasione in più per riflettere.

«Noi teniamo a dare voce e dignità a tutte le persone che si trovano ad affrontare queste difficoltà – aggiunge Veronika - alle famiglie, ai terapeuti, a tutti quanti lottano in prima persona o di riflesso. Siamo tutti uguali, ognuno con un cuore, una mente, delle sensazioni, un vissuto, dei problemi, dei difetti e tantissime risorse. In questa giornata che ha come obiettivo l'unione di ogni forza messa in campo vogliamo urlarlo: non giudicate ciò che non conoscete, prestate ascolto, e se necessario chiedete aiuto, sempre e soprattutto – conclude – vivete, vivete e vincete».













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