Danni ingenti dopo il rogo al silos della Magnifica 

Il sopralluogo del giorno dopo. Lo scario Boninsegna: «Quel serbatoio doveva lavorare ancora una decina di giorni, poi sarebbe stato smantellato». I nuovi sono pronti dopo le feste



Ziano. Danni ingenti, che non sono stati ancora quantificati, quelli causati dall’incendio del silos nella segheria della Magnifica avvenuto giovedì pomeriggio a Ziano. I periti dell’assicurazione, dopo lo spegnimento dell’incendio che aveva aggredito la struttura in ferro e parte del tetto del reparto di taglio delle tavole, ieri hanno eseguito un sopralluogo per valutare l’ammontare dei danni.

Le preoccupazioni

«Non siamo ancora in grado di quantificare il danno subito – ha fatto sapere ieri pomeriggio lo scario Giacomo Boninsegna -. Non posso dire cifre, certo che il danno è molto consistente. Per fortuna non sono stati coinvolti i nostri operai e nessuno si è fatto male. Ma quel silos – ha sottolineato lo scario - doveva lavorare ancora una decina di giorni e poi sarebbe stato definitivamente smantellato, poiché la struttura era giunta ormai al termine del suo onorato servizio. Infatti il Cda della segheria aveva già ordinato altri due silos nuovi che sono già stati montati a fianco di quello bruciato. Manca solo il collegamento con i quadri elettrici e le rifiniture di sicurezza».

Il secondo rogo

Ma non è la prima volta che nella segheria di Ziano si incendia un silos. Era avvenuto anche nel settembre del 2018, dove un altro silos aveva preso fuoco e solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco aveva impedito alle fiamme di propagarsi negli altri silos di metallo che contenevano le segature pressurizzate.

La sospensione

L’incendio dell’altro pomeriggio è avvenuto proprio ora che la segheria della Magnifica è particolarmente impegnata nel taglio dell’enorme quantità di legname abbattuto dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018.

«Per fortuna – ha assicurato e concluso lo scario Boninsegna - la sospensione di alcune attività lavorative inerenti l’accumulo di segature prodotte nella lavorazione avrà una durata limitata. Contiamo di poter utilizzare i duo nuovi silos e riprendere in piano l’attività lavorativa subito dopo Natale». L.CH.













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