cavalese - mozione di rizzoli e berlanda 

Cessione azienda elettrica: si cerca il dibattito in aula

CAVALESE. I due consiglieri comunali del gruppo di opposizione Mario Rizzoli e Tiziano Berlanda hanno presentato nei giorni scorsi una mozione per discutere sulla paventata cessione delle rete di...



CAVALESE. I due consiglieri comunali del gruppo di opposizione Mario Rizzoli e Tiziano Berlanda hanno presentato nei giorni scorsi una mozione per discutere sulla paventata cessione delle rete di distribuzione e dell’azienda elettrica comunale. «Visto la delibera della giunta comunale datata 27 marzo - si legge nella mozione - con la quale veniva affidato all’ingegner Andrea Zanetti dello studio Sta Engineering di Trento l’incarico per una perizia di stima asseverata sul valore delle rete elettrica comunale al fine di poter assumere “le decisioni più opportune e convenienti , nel pubblico interesse circa la futura gestione del servizio di distribuzione elettrica in Media e Bassa tensione” si legge nella delibera, vogliamo impegnare la giunta ad inviare a tutti i consiglieri la perizia di stima asseverata, non appena questa sarà depositata in Comune». I due consiglieri nella mozione chiedono anche che l’esecutivo si impegni a organizzare quanto prima una riunione con i consiglieri comunali e i dipendenti dell’azienda elettrica per avere un confronto costruttivo sulla redditività attuale dell’azienda e sul futuro dei dipendenti dell’Azienda elettrica.

«Noi siamo in linea di principio contrari - scrivono nella mozione Rizzoli e Berlanda - alla cessione del patrimonio comunale perché è una scelta irreversibile, che può far bene nel breve periodo perché è fonte di liquidità, ma può essere dannosa nel lungo periodo. Sosteniamo invece il mantenimento della proprietà in capo al comune o l’affitto a terzi – aggiungono -. Se tuttavia ci verrà chiaramente dimostrato che il mantenimento della proprietà sia comunque una scelta troppo impegnativa, con questa mozione vogliamo impegnare la giunta a destinare il ricavato ad un intervento duraturo e fruttifero che potrebbe essere il potenziamento della centralina idroelettrica del Tabia». (l.ch.)













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