Altri cinque anni di “sì” al palazzo della Magnifica 

Arte e matrimoni. Il Comune di Cavalese ha chiesto il rinnovo del contratto della sala cinquecentesca. Riservata non solo ai nubendi della Regola ma anche di altri comuni fiemmesi


Luciano Chinetti


Cavalese. Altri cinque anni di matrimoni civili nel Palazzo della Magnifica Comunità a Cavalese. Il primo è stato celebrato nel 2014, con la specifica convenzione con il Comune capoluogo della valle. Nel 2014 ne sono stati celebrati tre da parte dello scario che ha ricevuto la delega dall’Ufficiale di stato civile del Comune di Cavalese e due nel 2015. Ma nel 2016 lo scario Giacomo Boninsegna ne ha celebrato ben sei e nel 2017 addirittura 8 e 5 nel 2018. Un andamento fluttuante, segno dei tempi. Da una recente ricerca dell’Istat, pubblicata nel 2018, negli ultimi dieci anni, il numero di matrimoni in Italia è crollato. La ricerca, che prende in esame i dati tra il 2006 e il 2016, evidenzia come il numero delle nozze sia diminuito del 17,4% nel giro di un decennio. Si è infatti passati dalle 45.992 cerimonie del 2006 alle 203.258 del 2016. I matrimoni diminuiscono non solo in termini assoluti ma anche in proporzione alla popolazione residente, passando da 4,2 ogni mille residenti a 3,4. Tuttavia, nei piccoli comuni italiani, come è quello di Cavalese nel nostro caso, il rito del matrimonio civile continua ad avere un certo appeal.

Comodato gratuito

Ne è riprova il fatto che il Comune di Cavalese nello scorso mese di marzo ha chiesto alla Magnifica il rinnovo del contratto di comodato gratuito della cinquecentesca sala del Palazzo per poter continuare a celebrare i matrimoni civili anche nei prossimi 5 anni. La celebrazione del matrimonio oltre che essere un atto ufficiale è comunque un momento importante e indimenticabile nella vita delle persone e l’ambiente nel quale viene celebrato non può che accrescere il ricordo del momento. Analogamente anche l’arte e la cultura presente in una residenza storica di grande prestigio come è il Palazzo della Magnifica sottolineano per i nubendi e i loro famigliari la solennità del rito. L’articolo 106 del Codice civile alla sezione IV°- Della celebrazione del matrimonio – prevede tra l’altro che – si legge testualmente – “il matrimonio deve essere celebrato pubblicamente nella casa comunale” e non v’è dubbio che sia casa comunale il Municipio, edificio nel quale vengono pertanto normalmente celebrati i matrimoni civili.

Edificio con “delega”

Il Massimario per l’Ufficiale di stato civile al capitolo IX precisa però che “come Casa comunale deve intendersi un edificio che stabilmente sia nella disponibilità dell’Amministrazione comunale per lo svolgimento di servizi propri o di delega statale”. Lo stesso Ministero degli Interni con circolare n° 29 del 7 giugno 2007 relativamente al luogo di celebrazione del matrimonio dispone che “ l’istituzione di una sede esterna, sempre e comunque nelle disponibilità del Comune, dovrà avere carattere di ragionevole continuità temporale e non potrà pertanto avvenire per un singolo matrimonio, ma per tutti. Con la con la sottoscrizione di un contratto di comodato pertanto il Palazzo comunitario diventerebbe quindi “Casa comunale”. E il Consiglio dei regolani nell’ultima seduta ha pertanto sottoscritto nuovamente la concessione in comodato gratuito al comune di Cavalese che ne aveva fatto richiesta.

I matrimoni civili pertanto continueranno ad essere celebrati a chi ne farà richiesta al Palazzo della Magnifica indicativamente il primo e il terzo sabato di ogni mese, oltre ad altri di carattere straordinario e negli orari di norma tra le 10 e le 13. La concessione di comodato ha la durata di 5 anni. La cinquecentesca sala del Palazzo della Magnifica di Cavalese sarà a disposizione dei nubendi non solo della Regola di Cavalese ma anche degli altri comuni di Fiemme. L’uso della sala non sarà comunque a titolo gratuito, ma ci sono delle tariffe fissate già dal 2014 dal Consiglio dei regolani. Che nel corso degli anni non hanno subito alcuna variazione di prezzi.













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