i lutti

Cordoglio della giunta provinciale trentina per la scomparsa di Nicolini e Zanetti

Il presidente Fugatti: "Giornata triste per le istituzioni trentine"

FABIO ZANETTI: una vita per la collettività 

VIGILIO NICOLINI: assessore provinciale e sindaco



TRENTO. "Una giornata triste per le istituzioni trentine che perdono due figure che, con ruoli diversi, hanno dedicato tanto alla nostra terra". Lo ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, il vicepresidente Mario Tonina e l'intera giunta provinciale, in riferimento alla scomparsa di Vigilio Nicolini e di Fabio Zanetti.

"Seppur seguendo percorsi diversi e affrontando contesti e vicende diverse, hanno rappresentato una parte importante della storia della nostra comunità.

La loro scomparsa lascia certamente un vuoto. Dobbiamo loro gratitudine e rispetto per essere stati testimoni concreti di un impegno verso gli altri che dobbiamo continuare a coltivare e a tramandare alle generazioni future", ha aggiunto Fugatti.

Noto esponente della Dc locale, Nicolini è stato assessore provinciale, sindaco di Pieve di Bono e presidente del Bim del Chiese.

Zanetti, invece, è stato sindaco di Drena, presidente del Comprensorio dell'Alto Garda e Ledro e fondatore del Consorzio dei Comuni del Trentino, di cui fu primo presidente. Da poco aveva lasciato la guida dell'associazione dei sindaci emeriti del Trentino. 

Anche il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, a nome di tutta l'assemblea legislativa desidera esprimere ai familiari il sentito cordoglio per la morte di Vigilio Nicolini, che nel "parlamento" dell'autonomia speciale trentina ha lasciato un segno importante negli anni Ottanta e primi anni Novanta. Esponente dell'ultima Democrazia Cristiana, fu eletto due volte e fu quindi consigliere nella IX e nella X legislatura provinciale, sempre chiamato a ruoli assessorili e quindi di prima fila nel governo e sviluppo del nostro territorio.

Fu dapprima assessore al territorio, comprensori e servizi antincendio, ma con le dimissioni di Remo Jori, nell'estate 1985, rilevò anche le materie delle foreste, caccia e pesca e fonti energetiche. Nel secondo mandato assunse un ruolo preminente, con deleghe ai lavori pubblici e trasporti, incarico ricoperto anche con la Giunta Bazzanella, dal 1992 al 1993, quando si autosospese per motivi di salute.













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